E' stato l'unico giocatore nella storia del calcio italiano a fare gol con le maglie di Inter, Milan, Toro e Juve. Da anni è uno dei più apprezzati commentatori tecnici di Mediaset, lunedì sera era all'Olimpico per Toro-Milan e ha assistito dal vivo al secondo suicidio granata in quattro giorni.
Aldo Serena, che idea ti sei fatto della squadra granata?
“Io il Toro lo avevo visto dal vivo già nel derby e contro la Roma. E' un gruppo che ha grandissime qualità offensive e un centrocampo di altissimo valore, la difesa purtroppo non è allo stesso livello e paga dazio per questo”.
Non è anche una questione di atteggiamento?
“Posto che non si può andare a cento all'ora per tutta la partita, mi sembra che il Toro sia una squadra che ha difficoltà quando deve addormentare la gara, non sa gestire i ritmi e il risultato. Forse in certi casi si fa prendere dalla paura, avendo tanti giovani in squadra ci sta che possa mancare in alcune situazioni la maturità necessaria. Ma io dico che i tifosi devono essere ottimisti, pensando a questo gruppo, questo Toro può solo crescere”.
Mihajlovic, delusissimo, ha detto che non bisogna più parlare di Europa.
“In squadra ci sono molti ragazzi giovani, forse è meglio togliere pressione, affrontare gli impegni partita dopo partita, senza darsi obiettivi troppo importanti. I giovani devono crescere e poter maturare con calma. Detto questo, io qualcosa lo farei sul mercato, visto che c'è ancora tempo. E' stato preso Iturbe, ma davanti il Toro era ampiamente coperto, personalmente avrei puntato a prendere almeno un difensore di esperienza”.
Cosa ti piace di questa squadra?
“Mihajlovic ha dato uno spirito granata a questo gruppo, si è sintonizzato bene con l'ambiente e mi sembra che il Toro che va in campo dia sempre tutto, essendo in linea con i valori della sua storia. Poi di talento in squadra ne vedo parecchio: Barreca, Benassi, Zappacosta, Baselli, sono tutti giovane di grandi prospettive”.
Anche Baselli? Non si può essere giovani tutta la vita, come ha detto di recente Mario Sconcerti. Finora non ha reso secondo le aspettative...
“Guarda che questo è un giocatore che ha qualità tecniche enormi, se non trova nel Toro l'ambiente giusto per maturare dove potrà riuscirci? Bisogna avere ancora un po' di pazienza con lui”.
Belotti, invece, è sempre più leader. E non sembra schiacciato nemmeno da questa storia dei 100 milioni.
“Il Gallo è una furia. Fa reparto da solo, non gioca solo per il gol, ha tecnica, forza fisica e anche mentale. Oggi è indubbiamente il miglior attaccante italiano. Quanto alla valutazione, ormai il mercato è stato drogato da alcune ipervalutazioni e quindi ci sta che il Toro abbia messo per Belotti una clausola da 100 milioni”.
La domanda che si pongono fin da ora i tifosi granata è. Fare di tutto per trattenerlo o venderlo e con quei soldi rifare la squadra?
“Ormai Cairo ha stabilizzato il Toro nella colonna sinistra della classifica, a ridosso delle grandi. Con la possibilità di lottare per l'Europa League e indovinando la stagione magari andare anche oltre... Però bisogna fare i conti con colossi europei che possono fare alla società e al giocatore offerte che non si possono rifiutare. La bravura del Toro sarà quella di saper investire bene i soldi che potranno arrivare da una eventuale cessione. Intanto che i tifosi granata se lo godano, perché vederlo giocare è uno spettacolo”.
Mihajlovic è l'uomo giusto per far fare il salto di qualità alla squadra?
“L'ho detto, si è integrato benissimo con l'ambiente. Deve imparare magari ad essere meno irruento. Quando ha messo dentro Iturbe contro il Milan, per provare a vincere alla fine ha rischiato di perdere. Se trova il giusto equilibrio, imparando a leggere meglio le partite, visto come sa lavorare bene con i giovani farà la fortuna del Toro”.