Sarà un lunedì sera per cuori forti. Il posticipo che chiuderà la settima di ritorno mette di fronte due squadre in crisi, reduci entrambe da una sconfitta con quattro gol al passivo. Per la Fiorentina il 2-4 subito al Franchi dal Borussia ha significato la clamorosa eliminazione dall'Europa League, per il Toro invece le quattro sberle di Roma hanno certificato che non era vera gloria la cinquina rifilata al Pescara ultimo in classifica.
In casa viola si parla di ultima spiaggia per il tecnico Paulo Sousa, la panchina di Mihajlovic non è così traballante, ma certo gli ultimi mesi non hanno rafforzato la sua posizione per il futuro, al di là di un contratto in essere fino al giugno del 2018. Guai ai vinti, insomma, ma in casa granata c'è ottimismo, come si percepisce dalle parole di capitan Benassi, che si è espresso così ai microfoni di Torino Channel: “Sarà una gara difficile perchè la Fiorentina già di suo è una squadra molto forte, in più ora sarà arrabbiata per la sconfitta patita in Europa. Anche noi però siamo motivati e vogliamo andare a giocarcela per portare a casa i tre punti”.
Le tifoserie viola e granata sono legate da uno storico sodalizio, almeno per una sera non ci saranno problemi di ordine pubblico allo stadio di Firenze: “Il gemellaggio è una cosa particolarmente positiva di questa partita, ed anche bella da vedere per tutta l’Italia e per vivere l’incontro in modo più sportivo rispetto a quello che vediamo di solito”, ha fatto notare Benassi. “Vivere i match in maniera meno accanita può fare bene a tutti; è un paio di anni che entrambe le società stanno puntando sui giovani italiani da valorizzare: loro, per esempio, hanno Bernardeschi e Chiesa, ma anche noi siamo una squadra giovane”.
Fiorentina e Torino sono anche tra le società ad avere ancora una proprietà italiana, in un periodo in cui dalla Cina stanno arrivando nuovi padroni per alcune delle big storiche del nostro calcio: “Avere la società italiana è senza dubbio motivo d’orgoglio”, ha sottolineato Benassi. “Secondo me i due presidenti sono anche un modello da seguire: entrambi italiani ed attaccati alle proprie società”. All'andata, era il 2 ottobre, il Toro si impose 2-1, con Benassi autore della rete del raddoppio, il centrocampista ricorda così quella sfida: “Ho segnato il primo gol stagionale, che è stato anche il primo con la fascia da capitano al braccio: sicuramente è stata una grande emozione,spero sia di buon auspicio per ripetermi lunedì.”Quando sicuramente non saranno ancora presenti Carlao, Castan e Rossettini, per i tre difensori ancora programma di lavoro personalizzato per guarire dai rispettivi infortuni.
In attesa della partita del Franchi, stasera a Firenze alle ore 21, con ingresso gratuito, presso la sala “Mario Valitutti” del Museo del Calcio (Viale Aldo Palazzeschi 20) verrà proiettato il documentario "L'ultimo viaggio del Conte Rosso". Il documentario ripercorre le ultime quattro partite del Torino nel campionato 1948/49, subito dopo la tragedia di Superga, attraverso le testimonianze di quattro di quei “ragazzi” granata, intervistati nel 2016. Il Conte Rosso - da cui il titolo del mediometraggio - era il pullman che accompagnava il Grande Torino in trasferta.
Alla proiezione saranno presenti la regista Fabiana Antonioli ed uno dei "Toro boys" di allora, Lando Macchi, a condurre la serata, lo scrittore e giornalista Gian Paolo Ormezzano. L’evento, grazie anche al contributo di collezionisti privati, sarà impreziosito da una mostra di maglie storiche della società granata e di rari cimeli del Grande Torino.
Massimo De Marzi