Angelo Di Corrado, Michele Marando, Francesco Macrì e un esponente della famiglia Raso sono i quattro indagati del procedimento Alto Piemonte che, tra oggi e domani, chiederanno, attraverso i loro legali, il proscioglimento davanti al gup Giacomo Marson.
Si tratta degli unici quattro, su 23 indagati, ad aver scelto di evitare la richiesta di riti alternativi, gli altri hanno optato per il rito abbreviato o per il patteggiamento. Entro domani è previsto il termine della discussione sulle loro posizioni.
Alla fine dell’udienza preliminare, prevista a fine maggio, il gup deciderà se proscioglierli o se rinviarli a giudizio, come chiesto dai pm Monica Abbatecola e Paolo Toso, che rappresentano l'accusa.
La giornata più attesa del processo, che verte su infiltrazioni della ‘ndrangheta in varie province della Regione e anche nella curva della Juve, è quella del 15 maggio, quando alle 10 verrà sentito come testimone Andrea Agnelli.
La richiesta era stata inoltrata dagli avvocati Domenico Putrino e Michele Del Sorbo, che insieme ad Ivano Chiesa assistono Saverio e Rocco Dominello, padre e figlio, entrambi imputati di 416 bis. Putrino aveva spiegato che “è importante sentire Agnelli per dimostrare che quando incontrava il mo assistito Rocco Dominello lo faceva perché quest’ultimo rappresentava i Drughi e per motivi non mafiosi”.
Elisa Sola