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In Breve

| 02 maggio 2017, 15:30

Verso Monaco-Juve: per Glik una sfida dal sapore di derby: “Ho il Toro nel cuore”

La storia dei derby vissuti dal polacco con la maglia granata

Verso Monaco-Juve: per Glik una sfida dal sapore di derby: “Ho il Toro nel cuore”

Per lui sarà come giocare due derby. E considerato che sabato allo Stadium ci sarà Juve-Toro, saranno tre incontri in una settimana. Quella del 4 maggio… Kamil Glik è il ministro della difesa del Monaco che si sta avviando a vincere la Ligue 1 in Francia e che in sei giorni affronterà la Juve due volte nelle semifinali di Champions.

Ma Glik è stato per cinque anni giocatore del Toro, nelle ultime tre addirittura il capitano (il primo straniero nella storia granata), che tante volte ha affrontato i bianconeri nella stracittadina, anche se i ricordi dolci sono legati ad un solo precedente. Per il polacco sarà fondamentale soprattutto la partita di andata e, anche se è consapevole della forza offensiva dei suoi, da difensore (che dovrà vedersela con Higuain e Dybala) ha le idee molto chiare: “Noi dobbiamo preparare questa gara in modo da fare gol e non prenderne".

Il Monaco è stata la grande rivelazione di questa stagione, sia in patria che in Europa. Nessuno sei mesi fa avrebbe immaginato che, una squadra partita dai preliminari, potesse arrivare fra le prime quattro nel torneo più importante e dopo aver praticamente messo al sicuro il titolo, sottraendolo al favoritissimo PSG. Ma “ora che siamo in ballo, balliamo”, ha detto Glik, incoraggiando i più giovani compagni a credere nella grande impresa.

Kylian Mbappé, la stella dei francesi, non era ancora nato nel 1998, quando Monaco e Juve si erano già affrontate a livello di semifinali di Champions. L’unico allora già in campo (ma con la maglia del Parma) era Gigi Buffon, che adesso vede nel baby monegasco il pericolo pubblico numero uno. Ma il portierone della Juve è stato avversario di Glik nei derby. I primi due giocati dal polacco con la maglia del Toro non ebbero un bel finale per lui: espulso sia all’andata che al ritorno, nelle due sfide della stagione 2012/2013.

E il rosso diretto rimediato alla mezz’ora della gara giocata l’1 dicembre 2012 allo Stadium, per un intervento durissimo su Giaccherini, non l’ha dimenticato  Glik. Che, non a caso, ha postato quella immagine (che qui riproponiamo a fine articolo) sulla sua pagina facebook, dopo che era stato reso noto l’esito del sorteggio per le semifinali di Champions: “Non volevo mandare nessun messaggio, ma solo ricordare i miei anni al Toro. Ricordi belli al 95%. E Non volevo caricare la partita”. Sarà verò che capitan Glik intendeva fare una cosa simpatica, ma c’è chi l’ha presa in maniera diversa. Di sicuro, come ha ammesso lui, il giorno del sorteggio, ha cominciato a ricevere messaggi da tutti i tanti amici ed ex compagni granata che ha ancora: per lui questa doppia sfida ha un valore speciale.

Ritornando a quel primo derby, il rosso a Glik arrivò sullo 0-0 di una gara fino ad allora equilibrata, poi nella ripresa la Juve con l’uomo in più travolse il Toro e finì 3-0. Vittoria bianconera anche al ritorno, stavolta 2-0, ma i gol bianconeri arrivano nei minuti finali. Dopo il vantaggio juventino di Vidal, per un Glik già ammonito arriva il secondo giallo: nel giro di pochi istanti arrivano il rosso e poi il 2-0 bianconero firmato da Marchisio. Nelle due stagioni successive il Toro va a giocare allo Stadium due super partite, ma entrambe le volte esce sconfitto per 2-1, subendo il gol della sconfitta sempre al 93’.

La seconda occasione è quella che fa più male a Glik ricordare, visto che lui, difensore col vizio del gol, vide due suoi colpi di testa parati sulla linea da Buffon nel finale: dal possibile trionfo alla sconfitta, il dolore fu ancora più bruciante. Dolcissimo, invece, il ricordo della stracittadina giocata il 26 aprile 2015, vinta in rimonta 2-1 dai granata, con Darmian e Quagliarella a segno dopo la pennellata di Pirlo: per il Toro il primo derby vinto dopo un’astinenza durata 20 anni, per Glik, che indossava la fascia di capitano, una gioia doppia.

Molto amari, invece, gli ultimi due confronti vissuti dal polacco con la maglia granata: il sonoro 4-0 subito in Coppa Italia del dicembre 2015 (partita giocata allo Stadium) e il 4-1 che la Juve rifilò al Toro all’Olimpico il 20 marzo 2016, quattro giorni dopo la cocente delusione bianconera per l’eliminazione europea ad opera del Bayern. Adesso sarà Champions per tutti e due, Juve e Glik: ci sarà da divertirsi, è sicuro.

Massimo De Marzi

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