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In Breve

| 14 maggio 2017, 07:30

“Dopo la squadra più forte affrontiamo quella più bella. Noi ce la giochiamo”

Mihajlovic carica il Toro prima della gara col Napoli: “Contro la Juve abbiamo dimostrato che non ci sono avversari imbattibili”. Poi torna sulla squalifica post derby: “Ho sbagliato e pagato. Ma i cori di chi mi ha insultato forse non valgono…”

“Dopo la squadra più forte affrontiamo quella più bella. Noi ce la giochiamo”

E’ stato il protagonista della settimana. Dopo aver guidato il Toro ad un passo dalla grande impresa allo Stadium, Sinisa Mihajlovic ha fatto discutere e molto per le sue reazioni durante e dopo la partita. L’espulsione rimediata dopo il secondo giallo ad Acquah ha sollevato un polverone di polemiche da parte dei perbenisti, che lo hanno accusato di aver aizzato gli animi con la sua reazione nei confronti del quarto uomo.

C’è chi ha attaccato anche il tecnico per il successivo botto e risposta con Vialli ai microfoni di Sky, ma ben poche  - se si eccettuano quelle di parte granata – sono state le voci che si sono alzate per condannare i cori razzisti all’indirizzo di Mihajlovic uditi durante il derby, situazione che si è ripetuta martedì, quando il serbo è tornato allo Stadium per assistere a Juve-Monaco.

Presentando la partita odierna contro il Napoli, il tecnico non ha usato giri di parole, tornando sull’episodio dell’espulsione: “Ho sbagliato, chiedo scusa e pago. Ho chiesto alla società di non fare ricorso per le due giornate di squalifica e comunque ho imprecato, non insultato”, con riferimento a chi aveva tentato improbabili interpretazioni del suo labiale nel momento incriminato. Mihajlovic, però, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe, perché subito dopo ha aggiunto: “Mi chiedo solo come mai gli insulti che ho ricevuto allo Stadium, anche quando sono andato a vedere la partita col Monaco, invece non valgono...".

Da uomo vero, Mihajlovic ha detto testuale: “Sono orgoglioso di essere serbo e zingaro di merda, ma sono anche orgoglioso di essere da 25 anni in Italia che ,dopo il mio, è quello  più bello del mondo. Qui c'è la mia famiglia e io spero di starci fino a 100 anni”. Ma siccome la lingua batte dove il dente duole, poi ha aggiunto: “Di sicuro sono più orgoglioso di quegli italiani che mi hanno insultato”. Siccome qualche settimana prima le telecamere avevano pizzicato anche il collega bianconero Allegri, sulle interpretazioni dei labiali e la differenza di trattamenti, Mihajlovic ha concluso dicendo: “Io non ce l'ho con nessuno, non capisco però perché quando parlo divento serbo, cattivo e zingaro, invece gli altri parlano e tutto va bene...”.

Esaurita la lunga parentesi dedicata al derby e al suo colorito strascico, il tecnico ha iniziato a parlare del Napoli: “Dopo aver affrontato la squadra più forte, stavolta affrontiamo la più bella. Solo il Napoli quest'anno ci ha preso a pallonate", ricordando le cinque sberle prese all’andata. Ma non per questo il tecnico - che oggi sarà sostituito in panchina dal vice Lombardo – si dice preparato al peggio, malgrado le tante assenze: “Anche loro, come la Juve, non sono imbattibili, concedono occasioni e noi dovremo essere bravi a sfruttarle per proteggere il nostro stadio”.

Perché Mihajlovic è convinto che non manchi molto al Toro per centrare l’Europa League e per riuscirci nella prossima stagione “bisogna prima chiudere bene questa. Oltre alla professionalità, l'orgoglio e la classifica, vorrei che i miei giocatori dimostrassero a tutti che sono un gruppo forte e ben definito”, ha chiesto il tecnico. “Vorrei dimostrassero che non hanno bisogno di un allenatore che gli urla di mettere le palle, che non servo io per avere sempre lo stesso atteggiamento con tutti gli avversari”.

La vittoria all’Olimpico manca da oltre due mesi, oggi non sarà certo l’occasione più semplice per riuscirci, mentre ognuna di queste ultime tre gare è buona per Belotti per tornare al gol, per inseguire il titolo di capocannoniere: “Io lo vedo sempre bene”, ha detto Mihajlovic per incoraggiarlo. “E' un ragazzo generoso che non si risparmia mai: è un piacere vederlo, è uno di quei calciatori che ogni tecnico vorrebbe avere in rosa”. Magari anche la prossima stagione, ma questo è un altro discorso. Di mercato e di futuro ci sarà tempo per parlare.

 

PROBABILI FORMAZIONI

TORINO (4-2-3-1): Hart; Zappacosta, Rossettini, Carlao (Castan), Molinaro; Benassi, Baselli; Iago Falque, Ljajic, Boyè; Belotti. All: Mihajlovic

NAPOLI (4-3-3-): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All: Sarri

Massimo De Marzi

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