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In Breve

| 05 novembre 2017, 14:42

Il miglior Toro della stagione sfiora il colpaccio a San Siro

La rete di Iago Falque nella ripresa fa sognare la grande impresa contro l’Inter, i granata sfiorano il raddoppio con Obi ma poi subiscono l’1-1 di Eder e nel finale la traversa li salva sulla sventola di Vecino

Il miglior Toro della stagione sfiora il colpaccio a San Siro

Il miglior Toro della stagione frena la corsa scudetto dell’Inter, tornando da San Siro con un punto prezioso e qualche rimpianto. Nella sfida dell’ora di pranzo i lanciatissimi nerazzurri avrebbero dovuto mangiarsi in un sol boccone i granata, ma la scelta di Mihajlovic di riproporre il 4-3-3, con i quattro ex nerazzurri Burdisso, Ansaldi, Obi e Ljajic tutti in campo dall’inizio, paga perché i granata giocano senza timori reverenziali, al cospetto di una Scala del calcio da tutto esaurito.

Il Torino ribatte colpo su colpo, sa soffrire quando serve, ma in mezzo al campo tiene botta ai più quotati avversari e in avvio di ripresa colpisce con la rasoiata di Iago Falque. L’Inter si disunisce e rischia di incassare il 2-0, con Obi che da zero metri non trova la porta di Handanovic sul calcio di punizione di Ljajic. Gol sbagliato gol subito, i nerazzurri trovano l’1-1 con il nuovo entrato Eder e nel finale sfiorano la vittoria, con la traversa che dice di no al tentativo dalla distanza di Vecino, ma la sconfitta sarebbe stata immeritata per un Toro che ha giocato con ardore ma anche con ordine e raziocinio tattico. Dimostrando che, con il nuovo modulo, tre centrocampisti a garantire copertura ma anche qualità, pur con un capitan Belotti (ferito sotto lo zigomo nel finale del primo tempo, ma in campo fino al 94’) ancora a mezzo servizio, è formazione che ha tutto per poter puntare ad un posto in Europa.

Cronaca. In un San Siro colorato quasi interamente di nerazzurro, con oltre 70 mila spettatori sugli spalti, il Toro in maglia oro dimostra di non patire il fattore ambientale, con il pubblico che spinge l’Inter all’arrembaggio fin dall’inizio. La squadra di Spalletti fa la partita, ma la prima occasione è granata al 9’ con Baselli, al termine di una bella azione corale, mentre quattro minuti più tardi è ancora Baselli a rendersi pericoloso, dopo una bella palla rubata da Ansaldi, ma il suo tiro è troppo debole per creare problemi al portiere Handanovic. Il primo squillo dell’Inter arriva dopo quasi venti minuti, con l’insidioso tiro-cross di Vecino che viene smanacciato da Sirigu, molto attento anche poco dopo sulla conclusione dell’attesissimo Icardi, che colpisce troppo debolmente da posizione favorevole.

Al 24’ Gagliardini da fuori non inquadra la porta, mentre tre minuti dopo Icardi perde l’attimo fuggente, dopo un bel contrpiede nerazzurro, con De Silvestri e l’ex Burdisso che riescono a rallentarlo al momento in cui l’argentino potrebbe calciare in maniera pericolosa. Il Toro, però, non resta a guardare e, grazie soprattutto alla spinta di Ansaldi sulla sinistra e agli inserimenti di Rincon e Baselli, non rinuncia a ripartire quando ne ha l’opportunità. Un tiro di Icardi viene deviato da De Silvestri, evitando guai a Sirigu, che sul corner successivo ha un riflesso felino sul colpo di testa di Skriniar. A pochi secondi dall’intervallo, però, l’occasione migliore del primo tempo è del Toro, con Ansadi autore di un numero d’alta scuola e sul suo cross il colpo di testa di Baselli va a pochi centimetri da bersaglio grosso.

La ripresa inizia con i granata ancora propositivi, ma al 3’ Sirigu è decisivo sul colpo di testa ravvicinato di Vecino, così come Handanovic è attento poco dopo su Belotti, ben servito da un cross di Del Silvestri. L’Inter, però, va ad un passo dal go al 12’ con un tiro (deviato) di Icardi che sibila a fil di palo, sul quale Sirigu sarebbe stato battutissimo. Nel momento in cui la squadra di Spalletti sembra prendere in mano la gara, a pochi istanti dal quarto d’ora arriva il lampo di Iago Falque, che supera con una finta due avversari, si accentra e poi fa secco Handanovic con un rasoterra angolatissimo.

Il vantaggio del Toro potrebbe durare appena tre minuti, ma Icardi fa tutto bene in area, tranne la conclusione che finisce altissima. La partita si incattivisce e iniziano a fioccare i cartellini, ma su un bel pallone recuperato da Belotti nasce un calcio di punizione che Ljajic pennella sulla testa di Obi che da zero metri riesce a non inquadrare la porta, divorando l’occasione del potenziale 2-0. Spalletti toglie Gagliardini e aggiunge un’altra punta con Eder, dopo un’occasione sprecata da Perisic il Toro sfiora ancora il raddoppio con una conclusioe di Belotti, che però non trova la porta dopo un bel contropiede orchestrato dalla squadra di Mihajlovic.

Il tecnico granata toglie Obi per aggiungere sostanza in mezzo con Acquah, mentre Spalletti rischia il tutto per tutto sostituendo Nagatomo per mettere dentro Brozovic, ma il pareggio l’Inter lo trova ancora una volta sull’asse Perisic-Candreva, con Eder che da due passi non può proprio sbagliare. Il finale diventa di sofferenza pura per un Toro che sente la pressione di San Siro e di un’Inter tutta all’arrembaggio, con cinque giocatori offensivi, mentre Mihajlovic si affida a Niang (fuori Iago Falque) per puntare sulla velocità nelle ripartenze.

A due minuti dal 90’ una sassata di Vecino dalla distanza si stampa sulla traversa, con Sirigu che mai sarebbe arrivato sulla conclusione dell’ex viola, nei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Orsato però neanche l’Inter ne ha più, il Toro conquista un paio di calci di punizione con il nuovo entrato Niang che porta a casa un punto prezioso quanto meritato.


Inter – Toro 1-1

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo (31’ st Brozovic); Vecino, Gagliardini (23’ st Eder); Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. All. Spalletti

TORINO (4-3-3-): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Ansaldi; Baselli, Rincon, Obi (27’ st Acquah); Iago Falque (37’ st Niang), Belotti, Ljajic (43’ st Berenguer). All. Mihajlovic

Arbitro: Orsato di Schio

Reti: st 14’ Iago Falque, 34’ Eder

Ammoniti: Vecino, Burdisso, Rincon, Sirigu, Obi, Skriniar, Brozovic, Acquah

Spettatori: 71.581 mila 

Massimo De Marzi

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