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Calcio | 20 novembre 2017, 10:00

Calcio - Il personaggio: Francesco Notarbartolo (GiavenoCoazze). "Mister, fammi entrare". E il 42enne sforna due punizioni divine

Intervista esclusiva ad un grande talento del calcio torinese, che ieri ha ribaltato una partita da così a così...

Francesco Notarbartolo

Francesco Notarbartolo

Seconda girone F: ieri vi abbiamo raccontato la partita Avigliana-GiavenoCoazze 1-3 con tanto di cronaca (leggi quihttp://www.torinosportiva.it/2017/11/19/leggi-notizia/argomenti/calcio-5/articolo/entro-tiro-segno-notarbartolo-e-magia-due-gol-su-punizione-emozionante-avigliana-giavenocoaz.html) e VIDEOGOL (riguardali su Facebook).

Oggi però non si può non passare dalla zona-interviste per andare a sentire le parole di un giocatore geniale: Francesco Notarbartolo, 42 anni il 4 dicembre, un mancino devastante. Ieri due punizioni da antologia, alla Recoba. Una per lo 0-1. L'altra per l'1-2. E un regalo, a bomber Tozzi: Notarbartolo gli ha concesso di tirare l'ultima punizione, destino vuole che anche quella sia finita in rete con una deviazione.

Notarbartolo racconta la sequenza del suo ingresso in campo, quando il pallone era già disposto per battere una punizione dal limite sullo 0-0 al 10' st: "Ho chiesto a mister Bergantino di entrare in quel momento, anche se non avevo ancora messo i pantaloncini. Mi sono fatto attendere...Volevo calciarla io quella punizione visto che ultimamente una su due finisce dentro...Sì, devo dire che negli ultimi anni forse sono addirittura migliorato sui calci piazzati e quest'anno sono già a quota tre più un palo. Mi è successo anche l'anno scorso, con la Bvs, di fare gol subito dopo aver lasciato la panchina. E' sempre emozionante...".

Le punizioni. Qualche ispirazione? "Nessuna in particolare. In allenamento provo e riprovo in continuazione da una vita. Ho un mio modo di calciare e cerco di perfezionarlo, anche alla mia età...".

E pensare che Notarbartolo aveva smesso di giocare in Federazione nel 2009: "Sì, avevo qualche acciacco di troppo e mi sono fermato per due anni e mezzo. Mi sono messo a giocare a otto, rendendomi conto che è comunque faticoso e impegnativo. E allora quest'anno sono tornato alla base, perchè è proprio dalla Juniores del Giaveno, dove abito tra l'altro, che è partita la mia carriera". Promozione, Prima e Seconda viaggiando tra Rivolese, Rosta, Giaveno, Gioventù Giavenese, Rivalta ed Edelweiss. Notarbartolo chiude così: "Oggi a quasi 42 anni mi chiamano zio...Dedico questi gol ai miei figli Alessandro e Nicole".

Una curiosità finale: prima della partita Notarbartolo ha salutato un vecchio compagno di squadra dell'Edelweiss, il centrale Vincenzo Pavone. Quest'ultimo gli ha detto: "Ti seguo sempre, vediamo se anche oggi continui a segnare...". Ebbene sì...

 

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Michele Rizzitano

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