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In Breve

| 06 gennaio 2018, 15:00

Mazzarri, buona la prima con il Toro

Travolto 3-0 il Bologna: a segno De Silvestri, Niang e Iago Falque. Sull’1-0 Sirigu para un rigore a Pulgar, ma per il resto è stato dominio della squadra granata, trasformata dall’arrivo del nuovo tecnico in appena due giorni

Mazzarri, buona la prima con il Toro

A Walter Mazzarri sono bastati due giorni per cambiare il Toro. Pur utilizzando lo stesso modulo e gli stessi giocatori di Mihajlovic, il nuovo tecnico ha dato subito un’impronta diversa a un gruppo che finalmente si è mosso da squadra, corta e compatta, che ha dominato la gara dall’inizio alla fine.

Contro il Bologna (che già ai tempi di Napoli aveva battuto al suo esordio) è finita 3-0, con anche quel pizzico di fortuna che serve, visto che sull’1-0 a inizio ripresa gli ospiti rossoblu (per l’occasione in maglia bianca) avrebbero avuto l’occasione di pareggiare, ma Sirigu si è opposto da campione al rigore di Pulgar, che Damato aveva concesso dopo aver consultato il Var. Cinque minuti dopo lo stesso giocatore è stato ancora protagonista in negativo, ma nella sua metà campo, nell’azione che ha portato poi al raddoppio di Niang che ha chiuso la partita. Nel finale c’è stato anche tempo per assistere al 3-0 firmato da Iago, che ha chiuso il conto delle marcature aperto nel finale di primo tempo da De Silvestri. Toro solido, che ha fatto la gara dall’inizio alla fine, che ha dato uin’impressione di solidità mai vista nell’anno e mezzo di gestione Mihajlovic. E adesso il nuovo allenatore, utilizzando al meglio la sosta, potrà incidere e far diventare davvero questo Toro la sua squadra e quella che i tifosi granata e Cairo sognavano fin dall’estate.

Cronaca. L’Olimpico accoglie Mazzarri (e i giocatori del Toro) con un lungo applauso, al momento dell’annuncio delle formazioni. Nessuno striscione per il vecchio allenatore Mihajlovic, già dimenticato dal popolo granata, che invece si era schierato dalla sua parte a maggio, in occasione dell’ultima partita dello scorso campionato. Squadra in campo con il 4-3-3, perché i troppi assenti e due soli giorni di allenamento non cosentono al nuovo tecnico di operare cambi di uomini e modulo: unica differenza rispetto alla squadra in campo contro la Juve è Obi per Acquah, oltre al ritorno tra i pali di Sirigu. Bologna invece in campo con un audace 4-2-3-1 e Destro vertice avanzato, ma la partita la fa il Toro fin dalle prime battute: subito un lungo lancio di Berenguer manda in porta Iago Falque che, tradito forse da un rimbalzo, calcia in curva tutto solo davanti a Mirante.

Al quarto d’ora la squadra di Mazzarri potrebbe essere già 2-0, ma sul cross da sinistra di Molinaro c’è la grande parata d’istinto di Mirante su Niang. Il Toro però si muove da squadra, concede niente agli avversari, con Sirigu chiamato in causa solo da un calcio di punizione dalla distanza dell’ex Verdi: poco prima della mezz’ora i granata sfiorano ancora il gol, ma Iago non trova la porta sulla bella palla offertagli da Baselli. Un problema muscolare costringe Obi, già sofferente in precedenza, ad alzare bandiera bianca al 34’, con Mazzarri che al suo posto mette Acquah: passano pochi minuti e il Toro trova il meritato 1-0 con la punizione pennellata di Berenguer che la testa di De Silvestri spedisce in fondo al sacco, nonostante il tentativo di Mirante.

Inizia la ripresa con il Toro che sostituisce subito l’acciaccato Burdisso con Moretti e dopo un minuto è giallo. Prima l’arbitro Damato ammonisce per simulazione Verdi, poi su richiesta dei giocatori del Bologna va a consultare il Var e alla fine decide di concedere il rigore: Sirigu però si supera, allungandosi sulla sua destra per deviare in corner la conclusione di Pulgar. Gol sbagliato gol subito, passano cinque minuti e scatta implacabile la dura legge del calcio: veloce ripartenza del Toro con Iago Falque che innesca Niang, che si rende protagonista di un autentico pezzo di bravura: dribbling a rientrare e tiro nell’angolino che non lascia scampo a Mirante. 2-0 e l’Olimpico diventa una bolgia, mentre tutti i compagni vanno a sommergere Niang per l’abbraccio collettivo. Donadoni rompe gli indugi e sostituisce l’impalpabile Di Francesco con Donsah, oggetto del desiderio dei dirigenti granata nelle ultime sessioni di mercato, ridisegnando il Bologna con il 4-3-1-2.

La partita però è saldamente nelle mani del Toro, con il tiro da fuori di Acquah che sibila a pochi centimetri dal palo, mentre gli ospiti non approfittano con Verdi di un errore di Sirigu con i piedi. Il Bologna alza bandiera bianca definitivamente quando mister Donadoni sostituisce Verdi con Okwonkwo, mentre a una decina di minuti dalla fine Mazzarri concede la passerella a Niang, che esce tra gli applausi di tutto lo stadio. Prima della fine c’è ancora tempo per vedere il 3-0 di Iago Falque e Mirante negare la gioia del poker all’attivissimo Berenguer: il Toro chiude senza gol al passivo e con la sensazione di aver finalmente intrapreso la strada giusta con un allenatore capace di far rendere al meglio l’organico a disposizione.

 

Torino – Bologna 3-0

TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso (1’ st Moretti), Molinaro; Obi (34’ Acquah), Rincon, Baselli; Iago Falque, Niang (36’ st Boyé), Berenguer. All. Mazzarri

BOLOGNA (4-2-3-1): Mirante; Mbaye, Gonzalez, Helander (37’ st Falletti), Kraft; Poli, Pulgar; Verdi (21’ st Okwonkwo), Palacio, Di Francesco (11’ st Donsah); Destro. All. Donadoni

Arbitro: Damato di Barletta

Reti: 38’ De Silvestri, st 8’ Niang, 40’ Iago Falque

Ammoniti: Burdisso, Gonzalez, Okwonkwo

Massimo De Marzi

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