Dopo 99 minuti di battaglia, Sampdoria e Torino si dividono la posta, al termine di una partita intensa e ricca di emozioni. I granata (per l’occasione in maglia bianca) reagiscono con il gol di Acquah al calcio di punizione vincente di Torreira in avvio, giocano a lungo meglio dei rivali nella corsa per l’Europa, trascinati per un’ora da un ispiratissimo Iago Falque.
Nel finale, quando per provare a vincere Mazzarri aveva gettato nella mischia Belotti, il secondo cartellino giallo di Acquah ha costretto il Toro a un finale di sofferenza in inferiorità numerica, ma se Sirigu è stato in un paio di situazioni molto attento, l’occasione migliore l’ha avuta la squadra granata in contropiede proprio con il Gallo. Sotto la guida del nuovo tecnico (fuori per proteste negli ultimi minuti) il Toro si conferma imbattuto, dando la sensazione di essere squadra più tosta e compatta rispetto alla gestione Mihajlovic, anche se questo ennesimo pareggio fa muovere poco la classifica. Ora bisogna cambiare marcia, a cominciare dalla sfida casalinga di domenica 11 contro l’Udinese.
Cronaca. A Marassi prima del via si onora la memoria dell’ex ct azzurro Azeglio Vicini con un minuto di silenzio, poi la parola passa al campo. Sampdoria nella formazione annunciata, con l’ex Quagliarella a far coppia in avanti con Zapata, mentre il talentuoso Ramirez agisce da rifinitore. Mazzarri, invece, cambia a sorpresa il Toro: granata schierati con il 4-3-2-1 ad albero di Natale, dove Baselli agisce largo assieme a Iago Falque, con Niang riferimento centrale. Berenguer parte dalla panchina, dove si accomodano anche Belotti, Ljajic e il rientrante Edera. I padroni di casa partono con il piglio giusto, ma all8’ la prima vera occasione è del Torino, con Iago Falque che fa tutto bene, ma poi tenta un dribbling di troppo e la difesa blucerchiata si salva in corner con Linetty.
Gol sbagliato, gol subito: passano due minuti e scatta implacabile la dura legge del calcio: un calcio di punizione di Torreira sorprende Sirigu, che si tuffa con evidente ritardo, complice forse il velo di due giocatori della Samp che avevano allungato la barriera. La rete del vantaggio regala entusiamo agli uomini di Giampaolo, il Toro sbanda per qualche minuto, ma poi reagisce di rabbia e di gioco, trovando a pochi istanti dal 25’ il meritato 1-1 con Acquah, il cui destro viene deviato da Ferrari, con la palla che si infila in fondo al sacco. I giocatori di Mazzarri insistono, guidati da uno Iago scatenato, che si muove a tutto campo e sforna palloni di qualità, ma due volte Viviano è molto attento su Niang, in modo particolare sul pallonetto tentato dall’ex milanista al minuto 28.
Poco dopo il Toro è costretto a bruciare il primo cambio, complice l’ormai consueto infortunio di Obi: al suo posto si rivede Ansaldi, che grazie al suo eclettismo si sa disimpegnare anche come esterno di centrocampo. Nel finale di tempo i ritmi si abbassano, dopo una mezz’ora a tutta birra: Sirigu si fa trovare pronto su un calcio di punizione di Torriera, ma nessuno dei due portieri deve sfoderare parate importanti, mentre è del solito Iago Falque l’ultimo spunto, durante il secondo dei quattro minuti di recupero decisi da Rocchi. La ripresa vede la Doria ripartire meglio, senza che però la difesa granata sia chiamare a fare gli straordinari: dopo dodici minuti Giampaolo opera il primo cambio, con il giovane polacco Kownacki che rimpiazza un deludente Zapata, mentre poco prima del quarto d’ora Viviano è attentissimo sulla sventola da fuori di Rincon.
Prima della metà ripresa la Samp fa collezione di calci d’angolo nel giro di pochi minuti, con il Toro che sembra soffrire in mezzo al campo, ma i granata in contropiede sanno sempre pungere, quando a spingere l’azione c’è l’inesaurbile Iago Falque. Al 22’ il tiro di Baselli finisce altissimo, dopo una bella manovra della squadra di Mazzarri, che subito dopo opera il secondo cambio, con l’ingresso di Belotti al posto di Niang, mentre Giampaolo risponde inserendo Caprari in luogo di Ramirez. Il già ammonito Acquah rimedia il secondo cartellino giallo in maniera sciocca e costringe i suoi a disputare il finale in inferiorità numerica: con Rincon sofferente, per provare a dare sostanza al centrocampo Mazzarri si affida all’esperienza di Valdifiori, ma nonostante sia in 10 il Toro sfiora il colpaccio con un’incursione del solito Iago Falque, sul cui tiro-cross Belotti e Ansaldi sono in lieve ritardo.
Gli ultimi minuti sono di sofferenza per un Torino che in mezzo al campo patisce la superiorità numerica della Doria, che prende in mano la partita come mai le era riuscito nei primi 75 minuti, però in contropiede è la formazione di Mazzarri a divorarsi il gol della vittoria con Belotti, che controlla benissimo un pallone di Valdifiori, vince un dribbling ma al momento di concludere spedisce fuori. Un Mazzarri inviperito viene espulso per proteste, dopo un fallo di Quagliarella non sanzionato, nei cinque minuti di recupero Sirigu è attento sulla conclusione del nuovo entrato Verre, mentre Ansaldi spreca una buona ripartenza per il Toro. Finisce 1-1, il risultato più giusto.
Sampdoria – Torino 1-1
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (33’ st Verre), Torreira, Linetty; Ramirez (26’ st Caprari); Quagliarella, Zapata (12’ st Kownacki). All. Giampaolo
TORINO (4-3-2-1): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Acquah, Rincon (30’ st Valdifiori), Obi (36’ Ansaldi); Falque, Baselli; Niang (25’ st Belotti). All. Mazzarri
Arbitro: Rocchi di Firenze
Reti: 10’ Torreira, 24’ Acquah
Ammoniti: Ramirez, Niang, Barreto, Baselli, Viviano
Espulsi: Acquah e Mazzarri
Massimo De Marzi