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Calcio | 07 aprile 2018, 17:30

Juve, sorriso con fatica: 4-2 al Benevento, ma non è stata una passeggiata

Un tris di Dybala (due rigori) e una prodezza di Douglas Costa piegano l'ultima forza del campionato. Campani coriacei e capaci di riequilibrare per ben due volte la contesa anche grazie a una difesa tutt'altro che immune da colpe.

Juve, sorriso con fatica: 4-2 al Benevento, ma non è stata una passeggiata

Un'aspirina per lenire i sintomi di un post Real che sembra aver lasciato più di una conseguenza: la Juventus ritrova la vittoria grazie al 4-2 ottenuto sul campo del Benevento al termine di una partita che, contrariamente alle previsioni della vigilia, è stata più complicata del previsto. Due volte avanti, in entrambe le occasioni con Dybala (la seconda volta su rigore netto ma assegnato dal VAR), bianconeri sono stati raggiunti da una doppietta di Diabaté, capace di colpire i campioni d'Italia come solo Cristiano Ronaldo aveva saputo fare fino ad oggi. C'è voluto un altro rigore, conquistato da Higuain e valso la tripletta a Dybala, per il vantaggio definitivo seguito poi dal sigillo finale (e che sigillo) di Douglas Costa. Da segnalare la prestazione insufficiente della difesa di Allegri: due gol subiti con grosse responsabilità del reparto arretrato e il rischio di un clamoroso 3-3 sventato dall'ottimo Szczęsny, oggi schierato titolare al posto di Buffon. La capolista trova comunque tre punti importanti che valgono il momentaneo allungo sul Napoli: era l'obiettivo di giornata, ma che fatica.

 

LA PARTITA

La Juve che scende in campo in un "Vigorito" stracolmo (record d'incasso per l'impianto del Benevento) è quella ipotizzata alla vigilia con diversi cambi. Tra i pali Szczęsny; in difesa Lichtsteiner, Benatia, Rugani e Alex Sandro; a centrocampo si rivede Marchisio in compagnia di Matuidi e Pjanic, mentre in avanti spazio a Cuadrado e Dybala alle spalle di Mandzukic. I padroni di casa di mister De Zerbi optano invece per un 4-3-3 che vede l'ex sampdoriano Puggioni in porta, Sagna, Djimsiti, Tosca e Venuti a comporre la retroguardia; Viola, Sandro e Djuricic in mezzo al campo; Brignola, Diabaté e Guilherme in attacco.

Il pallino del match sin dalle battute iniziali è nella mani dei campioni d'Italia (come del resto era lecito attendersi): al 5' girata di testa di Mandzukic, nessun problema per Puggioni. Sul fronte opposto, all'8' Szczęsny è attento e in uscita bassa stoppa una verticalizzazione di Djuricic anticipando Diabaté. Al 12' bianconeri pericolosi nel cuore dell'area avversaria, si salva il Benevento che risponde al 15' con Sagna che spara alto da buona posizione. Al 16' Juventus in vantaggio: cambio di gioco da sinistra verso destra di Alex Sandro, Cuadrado controlla e serve all'indietro Dybala che con il mancino disegna una parabola perfetta che s'insacca sul palo alla destra di Puggioni. Sotto di un gol la squadra di De Zerbi non demorde e, dopo un tiro di Brignola bloccato da Szczęsny, trova subito l'1-1: gran tiro di Djuricic, miracolo del portiere ospite, Guilherme raccoglie la respinta laterale dell'estremo difensore polacco e serve Diabaté a centro area che insacca. Retroguardia juventina di sasso, pareggio meritato dei campani.

Scossa dall'inaspettata reazione del team di casa, la Juve colleziona due buone chance per andare nuovamente avanti: al 31' Dybala su punizione non spaventa Puggioni, mentre al 33' Cuadrado sciupa malamente un lancio al bacio di Pjanic e a tu per tu con il portiere mette a lato. Al 36' gol annullato a Mandzukic: il croato raccoglie un cross dalla destra, ma cadendo impatta con il braccio prima di mettere in rete direttamente da terra. Il tocco del numero 17 bianconero sembrerebbe involontario, ma anche il VAR non ha dubbi e supporta la decisione del signor Pasqua con tanto di ammonizione per Mandzukic.

Il gol annullato non è però l'ultimo colpo di scena della prima frazione, al 44' infatti Tosca interviene in netto ritardo su Pjanic a pochi passi da Puggioni. Per Pasqua non sarebbe rigore, ma riecco l'intervento del VAR che corregge la decisione del direttore di gara. Dal dischetto Dybala non perdona e si va così al riposo sul 2-1 per la squadra di Allegri.

Il gioco riprende senza cambi nelle due squadre ma a cambiare, dopo appena sei giri d'orologio, è il risultato: Diabaté sugli sviluppi di un corner svetta più in alto di tutti e supera ancora una volta Szczęsny. Anche in quest'occasione rivedibile il piazzamento della retroguardia juventina. Al 58' cambio nella Juve, fuori Cuadrado dentro Douglas Costa. Al 63' fuori Marchisio, entra Higuain. Al 67' Benevento vicino al gol del 3-2 ancora da corner, decisivo il salvataggio di Pjanic in anticipo su Guilherme. Al 70' Viola ci prova da lontano, palla alta sopra la traversa di Szczęsny. Al 72' ancora Viola protagonista, ma in negativo: fallo su Higuain in area, questa volta nessun dubbio per Pasqua. Secondo rigore per i campioni d'Italia, ancora Dybala al tiro e palla nuovamente in rete. Tripletta per il numero 10 argentino.

Non è comunque un buon momento per la squadra ospite e il Benevento prova subito ad approfittarne: al 76' Iemmello (subentrato al 70' al posto di Diabaté) viene chiuso in uscita da Szczęsny, bravo ad intervenire in maniera pulita sui piedi dell'avversario. Al 78' ultimo cambio nella Juve, con Khedira che sostituisce Mandzukic. Al minuto 82 ecco la rete della sicurezza: Douglas Costa s'inventa un capolavoro balistico e firma il 4-2 che scaccia definitamente la paura di un clamoroso passaggio a vuoto sul campo del fanalino di coda del campionato. Nel finale c'è spazio ancora per un intervento di Szczęsny su conclusione da fuori del solito Viola, palla messa in angolo seppur con qualche brivido di troppo.

 

IL TABELLINO

BENEVENTO - JUVENTUS 2-4

RETI: 16' pt Dybala (J), 24' pt Diabaté (B), 48' pt Dybala (J, su rig.), 6' st Diabaté (B), 29' st Dybala (J, su rig.), 37' st Douglas Costa (J). 

 

BENEVENTO (4-3-3): Puggioni; Sagna, Djimsiti, Tosca, Venuti; Viola, Sandro (36' st Del Pinto); Djuricic; Brignola (18' st Cataldi), Diabaté (25' st Iemmello), Guilherme.

A DISPOSIZIONE: Brignoli, Rutjens, Coda, Gyamfi, Billong, Sanogo, Volpicelli, Lombardi, Sparandeo.

ALLENATORE: Roberto De Zerbi.

 

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Lichtsteiner, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Marchisio (18' st Higuain), Pjanic, Matuidi; Cuadrado (13' st Douglas Costa), Mandzukic (33' st Khedira), Dybala.

A DISPOSIZIONE: Buffon, Pinsoglio, Chiellini, Howedes, Asamoah, De Sciglio, Bentancur, Sturaro.

ALLENATORE: Massimiliano Allegri.

 

ARBITRO: Fabrizio Pasqua di Tivoli.

AMMONITI: Mandzukic (J). 

 

Roberto Vassallo

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