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In Breve

| 11 aprile 2018, 06:00

Nuove e forti nevicate e vento intenso determinano un notevole aumento del pericolo di valanghe

Le possibilità per le escursioni sono limitate ed è necessaria una grande capacità di valutazione locale e una prudente scelta degli itinerari

Nuove e forti nevicate e vento intenso determinano un notevole aumento del pericolo di valanghe

Nuove nevicate accompagnate da ventilazione intensa da Sud-Est determinano la formazione di accumuli instabili al di sopra dei 2300-2500m, di spessori importanti sui pendii aperti alle esposizioni meridionali da Sud-Ovest a Est ed in generale in prossimità di creste, colli, canali e cambi di pendenza.

E’ da attendersi una diffusa attività valanghiva spontanea legata alla neve recente, con molte valanghe di medie dimensioni, a debole coesione e a lastroni, e talvolta grandi valanghe sul Monregalese e dalle vallate torinesi al Nord Piemonte, dove sono attesi i quantitativi maggiori.

Al di sotto dei 2000-2300 metri il sovraccarico costituito dalla nuova neve può favorire il distacco di valanghe di neve umida o bagnata, che interessano l’intero spessore del manto nevoso e possono percorrere distanze notevoli anche su basse pendenze (inferiori a 30°).  

Gli accumuli presenti su numerosi pendii ripidi al di sopra dei 2300-2500 metri, in corrispondenza di creste, canali e cambi di pendenza, possono essere sollecitati al passaggio del singolo sciatore.

Le possibilità per le escursioni sono limitate ed è necessaria una grande capacità di valutazione locale e una prudente scelta degli itinerari.

(Fonte Arpa Piemonte)

W.A.

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