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| 04 luglio 2018, 11:27

Giampiero Boniperti, 90 anni di storia, amore e vittorie sempre e solo con la Juve

Oggi compie gli anni il presidente onorario bianconero: uno dei padri dello stile Juve.

Boniperti e Del Piero insieme per la serata d'inaugurazione dello Juventus Stadium (foto juventus.com)

Boniperti e Del Piero insieme per la serata d'inaugurazione dello Juventus Stadium (foto juventus.com)

È senza dubbio uno dei nomi più importanti della storia della Juventus, un'icona indissolubilmente legata ai colori bianconeri: stiamo parlando di Giampiero Boniperti, che oggi compie 90 anni.

Una storia d'amore quella vissuta con la Vecchia Signora iniziata nel 1947, l'anno dell'esordio contro il Milan. Appena una stagione dopo, a neanche 20 anni, la vittoria della classifica cannonieri preludio al primo tricolore cucito sulla maglia (1950) dei cinque totali conquistati da giocatore.

Assieme a John Charles e ad Omar Sivori, Boniperti formava un formidabile trio d'attacco capace di abbattere anche le difese più agguerrite. Ben 444 le presenze in bianconero, condite da 182 gol, prima di un ritiro dai campi arrivato nel 1961 ad appena 33 anni e dopo l'ennesimo Scudetto. Ma il rapporto con la squadra torinese non si esaurisce qui e nel 1971 riparte con l'inizio di quella che negli anni sarà definita “L’Era Boniperti”: l'ex capitano diventa presidente e lo rimarrà fino al 1990. 

È il periodo di mister Trapattoni e di gente come Zoff, Gentile, Cabrini, Platini, Scirea e di altri grandi campioni che oltre a contribuire ai successi italiani conquistano prima l'Europa e poi il mondo. Saranno in totale 16 i titoli vinti nel ruolo di massimo dirigente, comprese tutte le competizioni UEFA (seppur con la terribile tragedia dell'Heysel) e la Coppa Intercontinentale.

Con Giampiero Boniperti si afferma lo stile Juve: ad una gestione aziendale rigorosa introdotta dalla proprietà, si uniscono l’eleganza e la competenza espresse dentro e fuori dall’ambiente sportivo. Caratteristiche mostrate esemplarmente da Boniperti, il cui temperamento è diventato una figura estremamente influente e duratura in grado di esprimere al meglio il concetto di juventinità.

Ma gli anni della sua presidenza non rimarranno gli ultimi nella dirigenza del club della famiglia Agnelli: nel 1991, complice il fallimento targato Montezemolo-Maifredi, il suo ritorno come amministratore delegato garantirà la conquista della terza Coppa UEFA e, soprattutto, contribuirà a portare in bianconero un nuovo pezzo di storia juventina, Alessandro Del Piero.

L’8 settembre 2011, giorno dell'inaugurazione dello Juventus Stadium, un'apparizione proprio in compagnia di Del Piero per celebrare degnamente l'evento: l'ennesima testimonianza di un grande amore con la Juve che mai finirà.

"Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta" la frase lasciata proprio da Boniperti, attualmente presidente onorario della società campione d'Italia, come monito ai successori. Parole che ancora oggi, nel nome dello stile Juve, valgono come stella polare per tutti coloro che rappresentano ogni giorno una realtà con quasi 121 anni di storia: non a caso, in occasione dei 100 anni della Juve, l'Avvocato Gianni Agnelli lo definì lo juventino del secolo.

Roberto Vassallo

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