- 19 settembre 2018, 23:05

Champions League: Juve di carattere, colpaccio a Valencia anche senza CR7

I bianconeri espugnano il Mestalla per 2-0 grazie a due rigori trasformati da Pjanic dopo essere rimasti in dieci per un'espulsione quantomeno dubbia comminata a Ronaldo. Nel finale Szczęsny para un rigore a Parejo.

Champions League: Juve di carattere, colpaccio a Valencia anche senza CR7

Carattere, spirito di sacrificio e voglia di vincere anche quando le difficoltà sembrano essere insormontabili. La Juventus passa 2-0 in casa del Valencia nella gara inaugurale della sua Champions League, un match che verrà ricordato per la prima espulsione nella massima competizione europea per club di Cristiano Ronaldo giunta dopo mezz'ora della prima frazione. In dieci per oltre un'ora, la serata del Mestalla si è trasformata per i campioni d'Italia in una vera e propria notte da leoni impreziosita dai due rigori trasformati in maniera impeccabile da Pjanic e da quello parato nel finale da Szczęsny.

Una prestazione importante quella offerta da tutta la squadra di Allegri, con note di merito per la difesa imperniata sulla coppia Chiellini-Bonucci delle grandi occasioni. Qualora ce ne fosse stato bisogno, la Vecchia Signora questa sera ha dimostrato che la sua forza non è solo CR7.

 

LA PARTITA

 

Per la prima europea Allegri sceglie il 4-3-3 formato da Szczęsny in porta; Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa. Khedira, Pjanic e Matuidi a metà campo; Bernardeschi, Mandzukic, Ronaldo in attacco. La risposta del Valencia è affidata al 4-4-2 con cui Marcelino Garcia Toral mette in campo i suoi: l’ex juventino Neto tra i pali; Vezo, Murillo, Paulista e Gayà a comporre la retroguardia. Soler, Wass, Parejo e Guedes a centrocampo; Rodrigo e Batshuayi coppia offensiva.

Il clima è quello delle grandi occasioni, il Mestalla è una bolgia ma la Juve non si lascia intimidire e, dopo un colpo di testa di Gabriel Paulista fuori misura al 5’, inizia a macinare: al 10’ una conclusione di Ronaldo viene deviata in corner dalla difesa di casa, un minuto dopo Mandzukic raccoglie un tiro impreciso ancora di Ronaldo e da posizione favorevole spedisce alto.

L’errore clamoroso del croato non rimane un caso isolato: al 17’ Khedira da solo in area di rigore emula Mandzukic e spedisce in curva un pallone più facile da mettere in rete che da sbagliare. La Vecchia Signora non demorde e al 21’ sfiora nuovamente l’1-0, ma su Bernardeschi e Matuidi è in entrambi i casi bravissimo Neto. Al 23' problemi per Khedira che deve uscire, dentro Emre Can. Al 24’ si rivede il Valencia: Guedes chiama, Szczęsny risponde.

Al 30’ il caso di cui si parlerà a lungo: l’espulsione di Cristiano Ronaldo. Il direttore di gara, il tedesco Brych, allontana CR7 dopo un consulto con l’assistente di porta: un presunto contatto a palla lontana con Murillo a decretare il primo rosso in Champions della carriera del portoghese. Non pochi i dubbi su tale decisione.

Se il clima valenciano risultava già bollente, i gradi aumentano dopo il rosso diretto all’uomo più temuto della squadra ospite: il Valencia prova ad approfittarne con Batshuayi, ma Szczęsny è attento e respinge. Sotto di un uomo, la squadra di Allegri si compatta e al 43’ con Cancelo prima colpisce una clamorosa traversa (con deviazione decisiva di Neto) e qualche secondo dopo conquista, sempre con lo stesso portoghese, un calcio di rigore (nell’occasione ammonito Parejo, l’autore del fallo). Dal dischetto Pjanic è infallibile, Juve avanti 1-0 e si va all’intervallo.

La ripresa si apre senza cambi nei due schieramenti, ma con i padroni di casa in pressione: al 48’ cross di Gayà e zuccata di Rodrigo, Szczęsny c’è. Al 50’ altra svolta del match: Murillo trattiene Bonucci nell’area valenciana, per Brych è rigore più ammonizione per l’ex difensore dell’Inter. Dagli undici metri si ripresenta Pjanic che si ripete, raddoppio Juve.

Marcelino, tecnico di casa, manda dentro Cheryshev al posto di Vezo. Al 58’ botta da fuori area di Soler, pallone a lato ma non di molto. Al 65’ nuova azione pericolosa della squadra spagnola: tiro dalla distanza di Soler, Szczęsny si allunga e devia in angolo. Al 67’ Allegri effettua la prima sostituzione: esce Pjanic, entra Douglas Costa.

Il Valencia tenta di riaprire la contesa, la Juve ribatte colpo su colpo. L’ultimo quarto d’ora di gara è tutto per i padroni di casa: al 79’ Soler impegna ancora una volta il portiere avversario che blocca, all’81’ Rodrigo di testa non trova il bersaglio sugli sviluppi di un calcio d’angolo e all’82’ Gameiro (subentrato al 70’) al volo mette out.

All’86’ Douglas Costa fa respirare i suoi, Neto respinge. Poco dopo il numero 11 brasiliano è però costretto a lasciare il campo per un problema fisico: al suo posto Rugani. Sei i minuti di recupero prima del fischio finale: sei minuti in cui il Valencia tenta il tutto per tutto, ma la linea difensiva della Juve guidata da un Chiellini in serata di grazia non cede un millimetro. Nemmeno quando Brych concede un rigore molto discutibile ai locali per un fallo (?) di Rugani: calcia Parejo, Szczęsny si distende e mantiene inviolata la sua porta.

Anche senza Ronaldo i campioni d’Italia vincono in terra iberica e iniziano nel migliore dei modi l’avventura in Champions League.

 

IL TABELLINO

 

VALENCIA – JUVENTUS 0-2

RETI: 45'pt su rig. e 6'st su rig. Pjanic (J).

 

VALENCIA (4-3-3): Neto; Vezo (12'st Cheryshev), Paulista, Murillo, Gayà; Soler, Parejo, Wass, Guedes (25'st S.Mina); Rodrigo, Batshuayi (25'st Gameiro).

A DISPOSIZIONE: Domenech, Piccini, Diakhaby, Ferran.

ALLENATORE: Marcelino Garcia Toral.

 

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (23'pt Emre Can), Pjanic (21'st Douglas Costa)(44'st Rugani), Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Ronaldo.

A DISPOSIZIONE: Perin, Benatia, Cuadrado, Dybala. 

ALLENATORE: Massimiliano Allegri.

 

ARBITRO: Felix Brych (GER).

AMMONITI: Parejo, Murillo, Vezo (V), Alex Sandro, Szczesny (J).

Espulso Ronaldo (J) al 30'pt per condotta antisportiva; al 50'st Szcesny (J) para un rigore a Parejo (V).

Roberto Vassallo

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