- 28 settembre 2018, 16:00

Per la prima volta al mondo durante un evento sportivo, sarà presente a “bordo campo” delle Final Six del Mondiale di Volley di Torino l’ECMO

Si tratta di un sistema di supporto cardiocircolatorio extracorporeo, grazie agli ospedali Molinette e Mauriziano di Torino

Immagine di repertorio

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Per la prima volta a livello mondiale durante un evento sportivo, sarà presente a “bordo campo” delle Final Six del Mondiale di Volley di Torino l’ECMO, il sistema di supporto cardiocircolatorio extracorporeo, già utilizzato, in ambito ospedaliero, per il supporto cardiorespiratorio di pazienti non responsivi alle comuni pratiche terapeutiche ed un’équipe super specialistica costituita da cardiochirurghi, cardioanestesisti, perfusionsiti ed infermieri pronti ad istituire tale metodica per ottimizzare la perfusione durante il trasporto presso le strutture ospedaliere deputate al trattamento definitivo.

Una perfusione ottimale in corso di arresto cardiocircolatorio è la chiave per il recupero di una funzione cardiocircolatoria e neurologica efficace. Le indicazioni all'uso dell'Ecmo sono rappresentate da tutte quelle situazioni nelle quali risulti altamente compromesso ed insufficiente il sistema cardio-respiratorio, arresto cardiaco refrattario, embolia polmonare massiva con quadro di shock e/o controindicazione alla terapia riperfusiva mediante agente trombolitico, quadri di shock cardiogeno conseguenti ad estesi infarti miocardici, aritmie ventricolari refrattarie.

Ulteriore indicazione è la presenza di severa ipotermia. In questa occasione, il fiore all’occhiello del servizio sanitario sarà la collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione e di Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretti dai professori Luca Brazzi e Mauro Rinaldi, e dell’ospedale Mauriziano di Torino, diretti dai dottori Gabriella Buono e Paolo Centofanti.

I diretti interessati saranno a bordo campo, in caso di necessità.

Anche in questa occasione l’organizzazione sanitaria dell’evento è stata affidata all’Istituto di Medicina dello Sport di Torino (diretta dal dottor Piero Asteggiano), coordinata dal dottor Marcello Martore, con la ormai collaudata collaborazione con il servizio di Anestesiologia di Maria Pia Hospital Torino e la CRI (in particolare del comitato CRI di Chieri).

A completare l’assistenza poi ci sono anche gli specialisti della Naemt Italia specializzata dell’assistenza di tipo traumatologico.

R.G.

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