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In Breve

| 22 gennaio 2019, 07:00

I genitori degli Esordienti del Grugliasco ci scrivono: “Non siamo né maleducati né la rovina del basket giovanile”

Come trasformare in un qualcosa di davvero incomprensibile un momento ludico perambini di 10 anni. Sotto accusa la ricostruzione “meno che parziale” della Società Alfieri. “Abbiamo riflettuto sul da farsi, utilizzando o meno le vie legali”

I genitori degli Esordienti del Grugliasco ci scrivono: “Non siamo né maleducati né la rovina del basket giovanile”

I genitori degli Esordienti del Grugliasco ci scrivono: “Non siamo né maleducati né la rovina del basket giovanile”

In data mercoledì  13 dicembre 2018, sulla pagina Facebook e non solo, è stato pubblicato un articolo in cui si trattava un episodio accaduto su un campo da basket e di una fantomatica partita interrotta per insulti piovuti addosso all’arbitro/istruttrice della società Alfieri da parte dei genitori della squadra Esordienti del Grugliasco. 

A un mese dall’accaduto, durante il quale abbiamo riflettuto sul da farsi, utilizzando o meno le vie legali,  siamo qui, noi genitori della società Pallacanestro Grugliasco, a chiedervi di poter rispondere con questa lettera aperta alle tante, troppe strumentalizzazioni nate da una ricostruzione meno che parziale. Ma anche alle parole alquanto inesatte e provocatorie scritte sulla pagina Facebook della società Alfieri. 

I fatti riportati nell'articolo, le dichiarazioni degli allenatori della Società Alfieri, più precisamente della squadra 2007 Esordienti, non corrispondono assolutamente alla realtà dei fatti.

La presente è un'iniziativa dei genitori e non della società Pallacanestro Grugliasco, con cui abbiamo sempre condiviso i valori ed i principi, e che ci conosce e ci stima per aver sempre dimostrato un comportamento rispettoso e sportivo in tutti questi anni, aspetto importante da sottolineare: dalla narrazione ne siamo usciti umiliati e incolpati di un qualcosa che oltre a non essere avvenuto, è stato strumentalizzato in maniera eccessiva.

Poteva tutto risolversi con una risata ed invece, nostro malgrado, oltre a dichiarazioni inesatte uscite su alcuni giornali, abbiamo subito i commenti sarcastici e polemici su Facebook di chi assolutamente non era presente, ma si sa che dietro una tastiera tutti sono dei leoni e basta un like per pensare di essere famosi.

Concordiamo completamente sul ruolo che spetta ai genitori in un campo sportivo: quello di incitare i propri figli e TUTTI i ragazzi in campo, ed è quello che facciamo sempre. 

In questi anni non c'è stata nessuna lamentela da parte di alcuna Società o Federazione nei nostri confronti. 

Nella partita del 12 dicembre si sono verificate delle situazioni notevolmente diverse.

Ad iniziare dalla direzione di gara: se un allenatore deve arbitrare, ed è un peccato che per l'ennesima volta alle partite casalinghe dell'Alfieri non siano stati mandati degli arbitri dalla Federazione, ci si aspetta almeno che fischi le infrazioni tecniche giuste, perché arbitrare significa anche verificare le qualità tecniche dei piccoli interpreti, e che non sia permesso un gioco eccessivamente duro. Tutto questo non è avvenuto, e dopo l'ennesimo scontro diciamo "di gioco",
una nostra mamma si è permessa di urlare alla signorina che in quel momento arbitrava un semplice "fischia fallo!". 

A quel punto la reazione dell'arbitro è stata di invitare la mamma di venire lei ad arbitrare, togliendosi il fischietto. Un gesto di maleducazione, a nostro avviso, a cui hanno fatto seguito altre rimostranze: l'allenatrice-arbitro dell'Alfieri si è avvicinata alla mamma in questione, ripetendo la frase, sentita da più di 20 adulti. "Venga lei, venga lei, venga lei" con il fischietto in  mano.
In quel momento si è verificato il nostro unico errore, perchè la mamma provocata si è alzata e le ha preso il fischietto di mano. E comunque sfido chiunque a non reagire ad una provocazione simile e ripetuta.

Rendendosi conto dell'esagerazione del gesto ha subito rivolto le sue scuse a tutti, ha restituito il fischietto chiedendo scusa anche all'allenatrice/arbitro e ha chiesto solo un arbitraggio diverso per tutelare la salute di tutti i bambini in campo. Nessun altro commento di sorta è stato proferito da alcuno nei confronti di alcuno e, in effetti, nulla avrebbe ostato, a quel punto,
alla regolare ripresa del gioco.

Dopo pochi minuti il facinoroso capo allenatore ha deciso in totale autonomia, di cacciare tutti dalla palestra, spiegando che tra l'altro la stessa non è agibile al pubblico e che quindi nessuno poteva stare dentro. Allora perché ci ha fatto entrare?

Tutti noi ci siamo alzati ed usciti, qualcuno è vero ha soltanto ripetuto all'arbitro di fischiare perchè si facevano male, e ritengo che se un allenatore-educatore decida di arbitrare quello sia il suo compito principale, cioè proteggere la salute dei bambini e insegnare loro le regole.
Fuori dalla palestra, la stessa mamma che aveva preso il fischietto si è scusata con tutti, compresi i genitori avversari che, nonostante il freddo,non hanno creato nessuna discussione.
Questa è la realtà dei fatti. Ci teniamo a precisare con forza che non c'è stato nessun insulto da parte di nessun gruppo di genitori, nessuno ha mortificato o umiliato nessuno.

E chiudiamo affermando, purtroppo, che nessuno dei bambini ha abbracciato l'arbitro prima di riprendere la partita come detto per enfatizzare ancora di più le dichiarazioni della società Alfieri con un qualcosa che non è avvenuto.

Capite che ci sentiamo delusi, umiliati da un racconto al limite della denuncia, e ribadisco che la società Grugliasco non c'entra nulla con la nostra decisione di farci sentire per raccontare la verità, in quanto fa parte di un interessante progetto di crescita che coinvolge, tra le altre società, anche l'Alfieri.
Se realmente sono allenatori che sono sui campi da basket da più di 20 anni forse è meglio che si facciano un esame di coscienza e che raccontino la realtà dei fatti. 

Questo è il nostro unico intento: ristabilire la veridicità dei fatti dopo essere stati tacciati di maleducazione e di essere una rovina per il basket giovanile, conoscendo e rispettando il nostro ruolo che deve essere solo di supporto.

Firmato i genitori del gruppo 2007 esordienti

P.S. Torinosportiva.it è ovviamente a disposizione per pareri difformi


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