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Calcio | 30 gennaio 2019, 13:45

BEPPE BOSTICCO E L'ESONERO - L'ex Chisola: "Non lo meritavo. Un po' più di pazienza e..."

"Salutando la squadra mi è scesa qualche lacrima. Ho vissuto questa esperienza col cuore. Oggi non faccio polemiche, racconto solo la mia verità"

Beppe Bosticco

Beppe Bosticco

"Se diciamo che Beppe Bosticco non sa valorizzare i giovani la diciamo grossa...".

Ieri l'esonero di Bosticco sulla panchina del Chisola in Eccellenza B e la nuova avventura che inizia per il 42enne Beppe Alessi. Oggi la risposta del tecnico, ex calciatore professionista, che nei 12 anni nelle giovanili del Chieri ha vinto di tutto.

Bosticco: "Innanzitutto voglio ringraziare il Chisola, il ds Gusella, il presidente Atzori, Pierluigi Pairetto e tutto lo staff per l'opportunità ed il percorso condiviso. Sono stato scelto dopo un momento molto difficile per me, perchè dopo un'operazione al cuore non sapevo come e quando sarei tornato sui campi. Oggi non intendo fare polemiche, ma dire solo la mia verità".

Dopo le parole del presidente Atzori (rileggile: clicca qui) oggi tocca all'allenatore: "E' un esonero che non credo di aver meritato, visti i 27 punti, i playoffs a -2 assolutamente in linea con l'obiettivo stagionale e le due vittorie e i due pareggi in cinque partite in un periodo in cui, come ricordato da Atzori, la squadra non ha sfornato di certo calcio champagne. Accetto la decisione del presidente ma fatico a comprenderla proprio perchè con un pizzico di pazienza in più avremmo raggiunto ancora maggiore tranquillità in classifica e avrei potuto dare ulteriore fiducia ai nostri giovani".

Bosticco: "Nessuno in Eccellenza ha un 2000 o 2001 titolare in attacco e quindi non capisco cosa si potesse fare più di quello che ho fatto, ovvero partire con 35 giocatori, passare ad una rosa di 28 e ogni domenica mandare in tribuna 6-7 calciatori facendo ruotare tutti e cercando di motivare ogni singolo componente del Chisola. In più dico...avevo un 2001 titolare in porta come Finamore, il meno battuto di due gironi di Eccellenza, avevo una squadra di età media di 20-21 anni senza considerare Alessi, ho fatto giocare per oltre 600 minuti Micelotta, Chiappino e Deasti e tenuto sempre in considerazione i 2000 di cui parla Atzori. Ci ho messo l'anima. Oggi chiudo questa avventura a testa alta, con la coscienza pulita e consapevole di aver a mio avviso rispettato gli input della società. Non posso passare per uno che non valorizza i giovani, proprio io che ci ho lavorato assieme una vita raccogliendo non proprio brutti risultati...Il presidente forse voleva continuare a vedere il calcio champagne delle prime cinque giornate, ma ho dato precedenza al fare punti e onestamente nell'ultimo periodo non siamo andati così male. Se fossero mancati i punti, nonostante il calcio champagne, sarei stato esonerato per quello e sarebbe mancato allo stesso tempo l'entusiasmo di cui parla Atzori...In più ho chiesto alla società soltanto una cosa nel mercato invernale. Una prima punta, che non è arrivata perchè secondo la società avrebbe tolto spazio ai giovani. Invece il mio intento era esattamente l'opposto, ovvero dare modo ai fuoriquota di sfruttare gli spazi creati da un riferimento offensivo. Come Micelotta con Pinelli a Saluzzo, tanto per capirci".

Bosticco chiude così: "Si è preferito l'uovo alla gallina, ma la gallina sarebbe anche arrivata con un po' più di tempo. Oggi riguardo la classifica e ancora non ci credo. Tante altre squadre del nostro girone, con budget assolutamente più larghi, sono dietro il Chisola e allenatori ultimi in classifica in Eccellenza da settembre a oggi non sono saltati. Ripeto, c'è amarezza ma i miei pensieri non vogliono essere polemici. Auguro il meglio al Chisola e faccio un grande in bocca al lupo a Beppe Alessi. Ha tutto per far bene. La cosa più bella di ieri? Il saluto commovente alla squadra. Io e i giocatori ci siamo emozionati, non ho trattenuto qualche lacrima perchè ho vissuto questa esperienza col cuore".

Michele Rizzitano

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