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Calcio | 02 marzo 2019, 10:55

SQUALIFICA PER FRASI RAZZISTE - Di Parigi (Lesna Gold): "Falso e paradossale. L'arbitro va fermato"

L'allenatore della Juniores del Lesna Gold: "Gravi falsità nel referto. Prima di ogni allenamento vado a prendere con la mia macchina un giocatore marocchino, uno rumeno e un egiziano. Abbiamo una squadra con tantissimi extracomunitari e li alleno da una vita. Posso prendere un anno di squalifica per proteste, ma neanche un giorno per razzismo..."

A destra Diego Di Parigi (Lesna Gold)

A destra Diego Di Parigi (Lesna Gold)

"Tutto ciò è paradossale. Io razzista, proprio io, che alleno da una vita ragazzi extracomunitari, proprio io che prima di ogni allenamento passo a prendere ragazzi marocchini, egiziani e rumeni per portarli al campo, proprio io che porto mio figlio al Centrocampo dove ci sono tantissimi giocatori extracomunitari. L'arbitro della partita Juniores Lesna Gold-San Giorgio va fermato. Ha inventato qualcosa che non è mai accaduto, ha infangato la mia immagine. In questi giorni mi sento vittima di una gravissima ingiustizia. E dico di più. L'arbitro ha fatto parlare molto male di sè anche la scorsa settimana in un Alpignano-Aygreville 5-0 di Juniores Regionale. Nonostante il punteggio entrambi i club hanno dichiarato che non è adatto".

Va come un treno Diego Di Parigi, allenatore della Juniores Provinciale del Lesna Gold. Ecco l'ennesimo caso di versioni contrastanti tra la realtà raccontata dai protagonisti del campo e le parole del Giudice sportivo, scritte sulla base di un referto arbitrale.

Di Parigi ha preso una lunga squalifica fino al 31 agosto 2019 per "...essere stato allontanato dal campo per comportamento gravemente scorretto nei confronti dell'arbitro. A fine partita si ripeteva rivolgendogli una grave espressione razziale". Questo è successo due settimane fa. L'arbitro del match era marocchino e il dubbio è che abbia interpretato male alcune parole, scambiandole per una forma di razzismo.

Neanche il ricorso (130 euro di tassa reclamo) ha dato ragione al Lesna Gold. Questa settimana è arrivata la risposta sul Comunicato Lnd regionale: "Questa Corte d’Appello Federale Territoriale, letto il reclamo e la documentazione ufficiale di gara, ritiene  non  vi  siano  motivi  per  disattendere  le  risultanze  del  rapporto  arbitrale,  che  come  noto costituisce  fonte  di  piena  prova  per  gli  organi  della  giustizia  sportiva".

Dunque, non c'è motivo di non credere all'arbitro. Noi raccontiamo i fatti e non forniamo opinioni, ma diciamo: perchè non devono esserci motivi per non credere anche all'allenatore?

Il racconto di Diego Di Parigi è un'analisi a 360 gradi di quanto accaduto: "Prima della partita l'arbitro mi ha incrociato negli spogliatoi dandomi del tu. Bella presentazione. Lui è un ragazzo marocchino di neanche 20 anni e pensate...frequenta le stesse discoteche dei miei giocatori della Juniores, che lo hanno visto spesso. Ma andiamo oltre senza chiederci se tutto ciò abbia un senso. In campo ha continuato a dare del tu a me e all'allenatore del San Giorgio, perchè calpestavamo la linea del bordo campo, molto vicina alle panchine e recinzioni del campo del Lesna Gold. Quando sono entrato in campo per accertarmi delle condizioni di un mio giocatore, che aveva subìto una brutta entrata, mi ha espulso. Ho protestato a lungo, lo ammetto. Ma ero lì in buona fede per prestare soccorso. L'arbitro ha proseguito l'opera bucando parti del regolamento quando ha fatto uscire dal campo il portiere infortunato a seguito di un mezzo svenimento dopo uno scontro di gioco. Lo sanno tutti, il portiere non esce e il gioco non può riprendere senza di lui. Si aspetta e al massimo viene sostituito. Chi si mette in porta altrimenti...? Incredibile...".

Continua Di Parigi: "Al nostro direttore generale, che può prestare servizio di primo soccorso, è stato impedito di entrare in campo per raggiungere il portiere. "Ma come, è quasi svenuto...", ho detto all'arbitro. Insomma, è stato un disastro. Sicuramente ho protestato, ammetto di aver anche pronunciato qualche insulto. Ma mercoledì sono caduto dalle nuvole. Nel comunicato mi aspettavo la squalifica per l'ingresso in campo non consentito e per le proteste. Potrei farmi anche un anno di squalifica per questo, ma non un giorno per espressioni razziali...Tutto ciò è assurdo. Non so che cosa abbia sentito, quando, come e perchè. In questi giorni ho sentito anche il San Giorgio e il loro allenatore mi ha confermato che non ha mai udito alcuna espressione razziale da me pronunciata. Ma ripeto, ci mancherebbe altro. Vivo e lavoro sul campo con ragazzi extracomunitari meravigliosi, tutti i giorni. Talmente sono dalla mia parte che oggi scherzano con me sull'accaduto. Sono entrato anche nello spogliatoio del San Giorgio per complimentarmi con loro e ribadire il fatto che senza la grande intelligenza dei nostri giocatori, visto il comportamento dell'arbitro, sarebbe finita molto male. Probabilmente a rissa, perchè il direttore di gara aveva ormai perso la bussola. La stessa cosa è capitata sette giorni dopo in Alpignano-Aygreville, terminata 5-0. Quando un arbitro lascia il segno in un 5-0, a mio avviso c'è davvero da interrogarsi...Dico queste cose a suo favore e non per spezzare il suo sogno di arbitrare. Anche la Sezione di Torino deve interrogarsi e capire se è adatto".

Mister, e adesso? "Io vorrei difendermi in tutte le sedi opportune, magari anche con un avvocato supportato dalla società. Ma vedremo. Sto valutando se farlo e come farlo. Ad oggi voglio solo giustizia. Mi conoscono tantissime persone, sanno che ho a cuore i miei ragazzi e che tra Lesna Gold, Centrocampo e Mercadante, i club da me molto frequentati, ci sono forse più giocatori extracomunitari che italiani. Non mi sono mai sognato di pronunciare certe frasi e non è giusto che l'arbitro possa essere creduto a priori, così come non è giusto che un ragazzo di neanche 20 anni possa scrivere il falso, ciò che non ho mai detto e pensato, e rovinare l'immagine di una persona che butta il cuore in campo e che ama l'integrazione soprattutto a livello calcistico".

Michele Rizzitano

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