- 31 marzo 2019, 10:59

Torino, Europa Cup: Russia-Olanda in finale, Setterosa per il bronzo

Le azzurre sconfitte 17 a 11 dall'Olanda in semifinale

Foto "LC ZONE Fotografia&Comunicazione"

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Russia e Olanda sono le finaliste dell'edizione torinese dell'Europa Cup. La squadra di Alexander Gaidukov batte 15-14 l'Ungheria e raggiune la finale per il secondo anno consecutivo. Nel 2018 a Pontevedra, in Spagna, perse con la Grecia, mentre l'Italia si classificò quinta superando le magiare. Per la Russia, che ha vinto il girone A, si tratta del settimo sucesso su altrettante partite disputate. L'Olanda campione d'Europa supera il Setterosa vicecampione olimpico 17-11 e si prende la rivincita sulle azzurre che, invece, avevano vinto entrambe le partite del girone preliminare. Domenica 31 marzo al Palazzo del Nuoto di Torino Italia-Ungheria alle 15.00 si affrontano nella finale valida per il terzo posto, Russia e Olanda alle 16.30 per la finalissima. Tutte trasmesse in diretta su Rai Sport + HD. Telecronaca di Dario Di Gennaro e commento tecnico di Francesco Postiglione.

Italia-Olanda 11-17

Il Setterosa ritrova l'Olanda per la terza volta in questa World League. Dopo averla battuta due volte nel girone di qualificazione, eccola di nuovo avversaria in semifinale. Per Roberta Bianconi è la partita numero 300 con la calottina della Nazionale. Trascorrono pochi secondi e al primo affondo Megens grazia Gorlero (palomba e palo interno). L'Italia ha due ottime occasioni per passare in vantaggio: Palmieri dal centro la stampa sul palo, Garibotti dalla distanza tira di poco fuori. Il primo gol lo mette a segno l'Olanda con Rogge dopo 4'08". Il breack azzurro arriva per mano di Aiello da centroboa e Giustini con la palomba. Controbreak olandese (3-0) poi Bianconi trasforma il rigore al minuto 7'50" e rimette subito le compagne nella scia. Cambio di ritmo nel secondo tempo. Il Setterosa sbatte contro il muro difensivo eretto da Havenga. L'Olanda ha buona mira dal permitero (Van De Kraats centra il sette) ed è opportunista nei due metri, quando Keuning approfitta di una palla che stava arrivando a Gorlero. L'Italia non molla, va sotto di quattro (4-8) e spinge alla ricerca del gol ma con poca pazienza. Chiappini si fa parare il rigore da Aarts a 1'22" dal cambio di campo. C'è bisogno di un episodio favorevole per riacquistare tranquillità. Ci prova Bianconi con un tiro dalla distanza, ruggisce Gorlero che guida la difesa e neuralizza la conclusione velenosa di Stomphorst, ma non può nulla sul rigore di Megens che poorta l'Olanda a +5. Partita chiusa? Col Setterosa, mai dire mai! Chiappini schiaccia in rete per il nuovo -4 nell'azione successiva, Gorlero sfiora soltanto il tiro di Stomphorst nel secondo rigore olandese, Garibotti questa volta non sbaglia dalla sua posizione preferita. L'Italia è ancora viva ma l'Olanda è ancora lontana. Contrasta col fisico e la buona mira. Queirolo è brava quanto sfortunata quando si alza e spara sull'acqua una palla che schizza fuori. La doppietta di Van De Kraat, questa volta, sembra davvero chiudere i giochi. Prima dell'ultimo intervallo le campionesse d'Europa sono avanti 13-7. Intanto Lavi prende il posto di Gorlero a 7'30" del terzo periodo. Si lotta fino alla fine: Garibotti realizza il secondo gol personale, Bianconi la doppietta che la fa salire a quota tre. L'Olanda guadagna e trasforma il terzo rigore (Megens spiazza Lavi). Finisce con Keuning che segna il quarto gol personale e le orange che allungano 17-11.

Il commento del commissario tecnico del Setterosa Fabio Conti: "Brave loro ma la nostra partita non è tutta da buttar via. Qualcosa di buono l'abbiamo fatta nella costruzione del gioco, le ragazze in acqua sapevano cosa fare, però è mancato il ritmo con le nuove regole. Certo, non siamo soddisfatti, ma già domani vogliamo tornare ad essere più concreti". Roberta Bianconi, alla partita numero 300 con la Nazionale, aggiunge. "Peccato aver giocato così davanti al nostro pubblico. In casa c'è sempre la spinta in più da parte del pubblico, purtroppo oggi non è bastata. Abbiamo subito per tutta la partita; statiche in difesa e in attacco abbiamo osato poco".

  

Russia-Ungheria 15-14

Entra in acqua la Russia, bronzo olimpico e mondiale, che ha vinto il girone A preliminare con 6 vittorie, cinque ottenute nei tempi regolamentari e una rigori con la Spagna. Sfida l'Ungheria che venerdì nei quarti ha elimianto abbastanza facilmente la Grecia. E' una gara equilibrata, tra due squadre toste. Comincia meglio la Russia, subito 1-0 col rigore di Prokofyeva dopo 67 secondi, che ha due volte la palla del 2-0 ma Gangl neutralizza il tiro di Tolkunova dalla linea dei cinque metri e subito dopo la consuione ravvicinata di Bersneva. Allora si fa vedere l'Ungheria che sorpassa con Parkes e Keszthelyi. Pareggio di Karimova in extra player e le squadre iniziano ad inseguirsi. Russia avanti 4-3 dopo il primo quarto (minibreak di 2-0 nel finale), Ungheria sul 6-5 a due minuti dal secondo intervallo (segnano Parkes e Gurisatti), Russia di nuovo a +1, pareggio ungherese con Keszthelyi in superiorità dopo che Gurisatti si era prepotentemente guadagnata il fallo grave e ancora Russia avanti grazie alla palomba di Prokofyeva (8-7). Si segna molto, le nuove regole lo permettono; ne guadagna lo spettacolo, il pubblico si diverte. Dieci gol nel terzo tempo: la Russia si ritrova 12-9, le magiare ricuciono lo strappo, ma la squadra di Gaidukov riesce comunque a restare davanti 13-12. Non c'è nulla di definitivo fino all'ultimo secondo. L'Ungheria le prova tutte. Attila Biro manda in campo il secondo portiere Flora Toth al posto di Gangl che era stata votata miglior giocatore del match contro la Grecia. Le russe sono ancora in vantaggio 15-14 a 1'14" dalla sirena. Il tiro del possibile pareggio ungherese si stampa sul palo. La Russia tiene palla e lascia scorrere gli ultimi dieci secondi di possesso.


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