- 16 aprile 2019, 23:07

Champions League: l'Ajax insegna calcio alla Juve, i bianconeri salutano l'Europa

Allo Stadium finisce 2-1 per gli olandesi che annichiliscono i campioni d'Italia nonostante il vantaggio del solito CR7. È la fine dell'era Allegri?

Champions League: l'Ajax insegna calcio alla Juve, i bianconeri salutano l'Europa

La Juventus dice addio alla Champions League cedendo il passo ad una grande Ajax. A Torino infatti sono i giovani, belli e spumeggianti, lancieri di ten Hag a festeggiare la qualificazione alla semifinale della vecchia Coppa dei Campioni, al termine di una gara che nonostante il vantaggio bianconero firmato da Cristiano Ronaldo ha visto gli olandesi dominare in lungo e in largo soprattutto nella seconda frazione.

Le reti di Van de Beek e De Ligt ribaltano l'ennesima segnatura europea di CR7 e mettono fine ai sogni europei del club del presidente Agnelli. Il 2-1 per l'Ajax è fin troppo riduttivo per quanto visto sul prato dello Stadium: un risultato che va ben oltre il tabellino e che probabilmente segnerà in maniera definitiva la carriera di Massimiliano Allegri sulla panchina dei campioni d'Italia.

Allegri, oltre a dover rinunciare a Douglas Costa (infortunatosi nella seduta di rifinitura) sorprende tutti preferendo De Sciglio a Cancelo. Per il resto in campo ci va la formazione prevista alla vigilia con Szczęsny tra i pali; il terzino ex Milan, Bonucci, Rugani, e Alex Sandro in difesa; Emre Can, Pjanic, e Matuidi a centrocampo; Bernardeschi, Dybala e Ronaldo in attacco.

L'Ajax di ten Hag risponde invece con il consueto 4-3-3 formato da Onana in porta; Mazraoui, De Ligt, Blind e Veltman a comporre la retroguardia; Van De Beek, Schone e De Jong in mezzo al campo; Ziyech, Tadic e Neres in avanti.

Padroni di casa con i classici colori bianconeri, ospiti in completo da trasferta nero con inserti oro. Neanche 5 minuti e la Juve sfiora il vantaggio in maniera rocambolesca: Onana, portiere degli olandesi, cincischia con la palla tra i piedi e sulla pressione di Emre Can calcia addosso al numero 23 juventino, buon per l'estremo difensore che la sfera termini la sua corsa sul fondo e non in rete. Al 11' tegola per ten Hag: Mazraoui è costretto a lasciare il campo per un problema alla caviglia rimediato dopo un contrasto con Dybala, al suo posto dentro Sinkgraven.

Intorno al 20' si vedono i lancieri, la Juve si oppone in qualche modo. Al 22' combinazione Dybala-Ronaldo al limite dell'area avversaria, conclusione di CR7 smorzata in corner. Sull'angolo seguente, prima Bonucci manca la deviazione vincente poi Dybala ci prova da fuori trovando l'attenta risposta di Onana che blocca in tuffo. Al 25' break dell'Ajax con un tiro cross di Veltman che finisce a lato della porta difesa da Szczęsny. Poco dopo è Bernardeschi ad andare al tiro dalla parte opposta, la difesa ospite si salva in angolo. Per il gol della Juve è però solo questione di tempo: al 30', sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Ronaldo anticipa tutti e firma l'1-0. L'urlo dello Stadium viene subito smorzato dal VAR che richiama l'arbitro francese Turpin per visionare un contatto tra De Ligt e Bonucci: dal controllo video non emerge alcuna irregolarità, il direttore di gara convalida così la rete e il pubblico di casa può tornare a festeggiare.

Ma la gioia dei tifosi bianconeri dura appena 5 minuti: al 35' infatti Van de Beek fulmina Szczesny eludendo anche la trappola del fuorigioco e rimettendo la gara in equilibrio. Anche in questo caso il VAR convalida dopo qualche istante dedicato al controllo dell'azione. Tutto da rifare quindi per la squadra di Max Allegri.

Prima dell'intervallo problemi per Dybala, Allegri manda Kean a scaldarsi. C'è poi spazio ancora per una punizione di Ronaldo da circa 30 metri che finisce contro la barriera, dopodiché si va al riposo in perfetta parità tenendo conto anche del match d'andata.

La novità di inizio secondo tempo si chiama Moise Kean, il numero 18 entra in campo al posto del malconcio Dybala. Al 51' è l'Ajax a spaventare i campioni d'Italia con un'azione manovrata che la difesa bianconera stoppa non senza difficoltà. Al 53' la compagine olandese fallisce clamorosamente l'occasione per il 2-1: Pjanic perde palla con uno sciagurato passaggio in orizzontale, la ripartenza avversaria mette Ziyech a tu per tu con Szczęsny che si oppone con un prodigio ed evita la rete del sorpasso olandese.

L'inerzia della gara dice Ajax, la Vecchia Signora è alle corde e al 58' (su tiro di Van de Beek) ci vuole un'altra grande parata di Szczęsny per evitare la capitolazione. Al 60' i padroni di casa provano a uscire dal guscio: Ronaldo serve in velocità Kean, ma la conclusione del giovane attaccante non trova la porta. Al 65' gran contropiede dell'Ajax, Pjanic in extremis evita il peggio con una scivolata che vale un gol.

Allegri decide allora che è il momento di cambiare: al 69' fuori De Sciglio, dentro Cancelo. L'Ajax prosegue nel suo dominio e al 67' colpisce meritatamente: De Ligt colpisce sugli sviluppi di un calcio d'angolo, 2-1 e Juve all'inferno. Al 74' Neres fallisce ancora malamente sotto porta, un minuto dopo è Kean a non trovare il bersaglio con un colpo di testa che finisce lontano dai pali. Al 79' arriverebbe il tris dell'Ajax, ma la segnalazione di fuorigioco (confermata anche dal VAR) vanifica il gol di Ziyech.

Bentancur è l'ultima mossa di Allegri, l'uruguagio sostituisce Bernardeschi. Il finale di gara è un lento procedere verso il triplice fischio che sancisce la fine del cammino europeo della Juve e, probabilmente, anche la fine dell'era Allegri. Sabato allo Stadium arriverà probabilmente l'ottavo Scudetto consecutivo: una gioia che per quanto tale dopo quando accaduto questa sera avrà un sapore tutt'altro che dolce.

Massimo De Marzi e Roberto Vassallo

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