Volley - 18 aprile 2019, 07:10

Parella, filtra ottimismo sul palavolley: “Impianto pronto a fine 2020”.

Il presidente del Volley Parella Gianluca Facchini rivela maggiori dettagli sul palazzetto polivalente di 3mila mq che dovrebbe sorgere tra Corso Francia e Corso Marche

Parella, filtra ottimismo sul palavolley: “Impianto pronto a fine 2020”.

Dopo gli incontri con il vice-sindaco Montanari e il presidente della Circoscrizione 4 Cerrato, nelle ultime ore sono emersi ulteriori dettagli sul progetto preliminare del palazzetto firmato Volley Parella. A rivelarli è stato direttamente il presidente della società Gianluca Facchini, che si è anche sbilanciato sui possibili tempi di consegna: “Intendiamo - ha affermato – iniziare i lavori entro fine 2019 e terminarli entro fine 2020; prima di inviare ufficialmente il progetto al Comune per la messa a bando, possibilmente entro il 31 maggio, intendiamo avviare un percorso di condivisione con la cittadinanza attraverso un'assemblea pubblica da organizzare a breve con la Circoscrizione”.

La struttura del palavolley, come già anticipato nelle scorse settimane, occuperà una superficie di 3mila metri quadrati (sugli 11mila totali del lotto “Salette”, tra Corso Francia e Corso Marche) e avrà 890 posti a sedere, arrivando a poter ospitare spettacoli e concerti grazie ad una capienza massima di 2100 persone raggiungibile con una serie di tribune retraibili. La parte interna includerà quattro campi di allenamento (unico in caso di competizioni di alto livello), un bar/ristorante, una sala da destinare ad attività formative, un centro medico, una palestra per il fitness e un salone polivalente, mentre quella esterna avrà 4/5 campi da beach volley e una piscina estiva: “L'impianto – ha aggiunto Facchini – dovrà raggiungere una totale sostenibilità economica, grazie alle attività collaterali, e ambientale attraverso i pannelli fotovoltaici. L'impatto visivo sarà ridotto al minimo grazie ad un'altezza di 15 metri fuori terra più 3 interrati, mentre il tetto è studiato in modo da lasciar filtrare i raggi solari senza abbagliare gli atleti; per quanto riguarda la manutenzione delle aree verdi, inoltre, stiamo dialogando con Caritas per affidarla ai migranti ospitati nel vicino centro di accoglienza”.

Particolarmente interessante, infine, la gestione dei lotti di terreno limitrofi, compreso quello ribattezzato “orti abusivi”: “Ribadisco – ha concluso – la nostra disponibilità: su quelle aree potremmo investire 100mila euro in interventi di riqualificazione a patto che, una volta terminati i lavori, tornino ad essere gestite dalla proprietà pubblica; al momento siamo in attesa di ricevere comunicazioni dal Comune sulle effettive intenzioni a riguardo. Il discorso sarebbe diverso nel caso in cui venissero destinate a finalità sportive”.

Marco Berton

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