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In Breve

| 20 aprile 2019, 09:00

Toro, a Marassi ultima chiamata per l’Europa

Contro il Genoa solo i tre punti consentiranno di restare agganciati al treno che conta. Mazzarri ritrova capitan Belotti e ammonisce: “Serve maggiore cinismo sotto porta. Nessuna tabella per l’Europa”. Ufficiale: derby la sera del 3 maggio

Toro, a Marassi ultima chiamata per l’Europa

Un Toro ammalato di pareggite (tre volte il segno X nelle ultime quattro partite) oggi pomeriggio dovrà a tutti i costi fare bottino pieno nella sfida di Marassi contro il Genoa, altrimenti dentro l’uovo di Pasqua troverà solo l’amaro di una sorpresa poco piacevole: l’addio ai sogni europei.

Davanti tutte corrono, i granata adesso sono scivolati all’ottavo posto, dopo aver agganciato Roma e Lazio appena quindici giorni fa, nuove frenate potrebbero essere fatali. I rossoblu padroni di casa, in crisi di risultati, contestati dopo la sconfitta nel derby e con la tifoseria pronta a disertare lo stadio in polemica col patron Preziosi, dovranno fare anche a meno di tre giocatori per squalifica, tra i quali l’esperto Pandev: per il Toro un’occasione da sfruttare: “Il Genoa è una buona squadra, che ha ottenuto ottimi risultati contro le grandi: ha fermato il Napoli, ha vinto contro la Juventus, la Lazio e l’Atalanta”, ha detto Mazzarri, mettendo tutti in guardia. “Può mettere in difficoltà chiunque e ha un allenatore esperto come Prandelli”.

“Bisogna andare con le gambe e la testa al top se si vuole ottenere un risultato importante”. A chi gli ha fatto notare che questo Toro fatica molto a segnare e a vincere, il tecnico ha risposto in modo laconico: “Noi entriamo sempre in campo per i tre punti, ma esiste l'avversario. Anche domenica scorsa avremmo potuto chiuderla, ci è rimasto l’amaro in bocca”. Poi fa un chiaro riferimento all’espulsione di Zaza, pur senza mai nominare l’ex juventino. “Di solito, quando riusciamo a sbloccare le partite, poi portiamo a casa la vittoria: col Cagliari non ci siamo riusciti, ma penso che se fossimo rimasti in 11 ce l'avremmo fatta”. La soluzione, almeno a parole, appare semplice: “Dobbiamo cercare di essere più cattivi e cinici sotto porta”.

“Purtroppo creiamo una grande mole di gioco senza soffrire dietro, ma non riusciamo a chiudere i match: speriamo che dalla partita col Genoa questo trend si inverta”, ha detto Mazzarri, che si potrà giovare del rientro di capitan Belotti, dopo un turno di squalifica. “Quota Europa? Non ho mai fatto calcoli e tabelle, non servono”, ha aggiunto il tecnico, cercando di mostrarsi ottimista, malgrado le ultime frenate. “Mancano sei giornate, non penso che questa sfida sia un crocevia: il settimo posto, l'ultimo utile in caso una delle prime vinca la Coppa Italia, è a tiro e le posizioni della classifica cambiano ogni settimana”.

E se Mazzarri parla poco volentieri di Europa, meno ancora di arbitri: “Cosa è successo col Cagliari? Non devo spiegare niente e non parlerò più di arbitri fino alla fine del campionato”. Un’arma in più per la voltata finale potrebbe essere il rientro di Iago Falque, che si era infortunato a fine marzo a Firenze: “Martedì alla ripresa valuteremo i progressi”, si è limitato a dire Mazzarri. La speranza è di riaverlo, almeno tra i convocati, per la gara col Milan. Sperando che il Toro sia ancora agganciato al treno che porta in Europa.

Dal presente al futuro prossimo. La Lega Calcio ha deciso di anticipare alle 20.30 di venerdì 3 maggio il derby in programma all'Allianz Stadium. Niente stracittadina, quindi, nel giorno del 70esimo anniversario della tragedia di Superga. Il buon senso alla fine ha prevalso.

Massimo De Marzi

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