Non solo la retrocessione, l’Axilium ora rischia anche la sparizione. I ricorsi contro la decisione della Com.Te.C. (ratificata dalla Federbasket) di infliggere la penalizzazione si trascineranno a lungo, ma intanto il tempo passa e il destino della società gialloblu si profila sempre più incerto.
Per potersi iscrivere al prossimo campionato di A2 dovrà sanare i lodi (a partire da quello con l’ex Lamar Patterson) e ottenere le liberatorie fino al 30 aprile dei tesserati per il 2018-19, uno sforzo per il quale servono circa due milioni di euro. Il gruppo di soci “Una Mole a Canestro”, organizzato dall’ad dell’Auxilium Massimo Feira partendo dal patron della Pms Terzolo, però si sta lentamente sfaldando, dopo aver già visto il disimpegno del magnate Gerasimenko, l’uomo “dello scandalo” (visto il suo nebuloso passato da proprietario di Cantù), che aveva convinto la Lega a negare l’iscrizione a Torino per la prossima stagione, prima ancora che i rilievi dell’Agezia delle Entrate portassero la Commissione di controllo dei bilanci a chiedere la penalizzazione.
In più, secondo una stima molto parziale, entro giugno i debiti potrebbero salire fino a oltre 4 milioni, visto che da tempo nessuno sta più pagando nulla, dopo l’uscita di scena della famiglia Forni. Impossibile, in queste condizioni, pensare che qualcuno voglia subentrare. La sindaca Appendino ha manifestato la solidarietà della Città ai dirigenti dell’Auxilium, ma non può essere il Comune a mettere i soldi che servono per garantire la ripartenza.
L'apertura fatta dal Consiglio Federale (“è stato dato mandato al Presidente Petrucci di valutare le possibilità, rispettando i regolamenti, dell’inserimento dell’Auxilium Torino nei campionati nazionali nella prossima stagione”), vale solo in presenza di una minima base economica, condizione al momento impensabile per poter programmare una ripartenza dalla A2, visto che la sola iscrizione al campionato costerebbe 500 mila euro. E intanto la società viaggia a forte velocità verso il fallimento, tanto più che pure la magistratura adesso si sta interessando ai conti e alla vicenda Auxilium, mentre i giocatori a breve saranno svincolati e liberi di accasarsi altrove a costo zero.
Senza più personale, senza più nulla da cui ripartire, la soluzione più probabile è quella della richiesta di una wild card di serie B per evitare la totale cancellazione di Torino dalla mappa del basket. Ma dopo aver assaggiato per quattro anni il sapore delle sfide contro Milano, Venezia e Bologna, oltre a quelle internazionali con l’esperienza in Eurocup, ripartire dalle gare contro i dilettanti del nordovest è un’autentica mortificazione.
E la lettera aperta di Peppe Poeta, il leader della squadra che quindici mesi fa a Firenze sollevava la Coppa Italia, ha un sapore ancora più amaro nella sua conclusione: “Sono onorato di essere stato il Vostro Capitano e di aver indossato la Maglia Auxilium. E poi chissà…Magari un giorno balleremo di nuovo insieme”. Ripartendo da tunnel della serie B chissà quanti anni serviranno per rivedere la luce del grande basket.