- 16 giugno 2019, 12:02

L'impasse Petrachi non blocca il mercato del Toro

Tra cessioni e riscatti, già numerose le operazioni portate a termine. Kouamé l'obiettivo per l'attacco, mentre tutti vogliono il gioiello Izzo

L'impasse Petrachi non blocca il mercato del Toro

Il mercato inizia ufficialmente tra due settimane, ma il Toro è già stato molto attivo, malgrado non abbia ancora un direttore sportivo, stante la querelle con Petrachi, che non ha ancora firmato con la Roma, visto che Cairo ha rifiutato le sue dimissioni.

Il presidente, alternato (e non poco) dal flirt del suo dirigente con la società giallorossa, una storia iniziata già mesi fa, non intende liberarlo, se non a fronte di un esborso economico dalla Capitale o dall’arrivo di un giovane della Roma come contropartita. Al momento, visto l’irrigidimento di Cairo, potrebbe persino profilarsi una squalifica per Petrachi, per aver trattato con un’altra società pur essendo sotto contratto con il Torino, situazione che blocca anche l’annunciat promozione di Bava al ruolo di direttore sportivo, con Moretti suo braccio destro.

Intanto dai riscatti il Toro ha portato a casa quasi 22 milioni di euro: soldi arrivati da Adem Ljajic e M’Baye Niang, con il primo riscattato a titolo definitivo dai turchi del Besiktas per 6,5 milioni di euro, mentre il secondo è diventato interamente un giocatore del Rennes per poco più di 15 milioni.  Questo tesoretto, però, è già stato totalmente speso, visto che a sua volta il Toro ha esercitato il diritto di riscatto su Djidji, in assoluto la prima operazione di mercato portata a termine dal Torino, con a ruota quella relative a Zaza e Ola Aina. Per l’attaccante si è attivata la clausola dell’obbligo e i granata dovranno versare entro fine giugno 12 milioni di euro, mentre per l’esterno sono stati già pagati i 10 milioni che servivano per acquistarlo a titolo definitivo dal Chelsea.

I 2 milioni che invece dovrebbero arrivare dal Corinthians per il cartellino di Danilo Avelar (i brasiliano hanno già comunicato l’intenzione di voler esercitare la clausola) verranno girati all’Inter per l’acquisto di Cristian Ansaldi, che due anni fa era arrivato con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto (nel caso avesse raggiunto le 40 presenze) fissato proprio a 2 milioni di euro.

Tuttavia, non è da escludere che Zaza possa essere ceduto, vista la deludentissima stagione dell’ex juventino: e il Sassuolo, il club che lo lanciò ad alti livelli e gli permise di raggiungere la nazionale, possa essere una soluzione gradita dal giocatore, specie se gli emiliani dovessero cedere il giovane Di Francesco.

Sono tanti i nomi accostati al Toro per completare un reparto d’attacco che ruoterà ancora attorno a Belotti e che avrà in Iago Falque (finalmente sano e arruolabile, dopo una stagione travagliata e ricca di infortuni) il suo partner, con il genoano Kouamé come prima opzione. In questi giorni si parla anche del possibile rtorno di Verdi, ma anche di Mario Rui, entrambi in uscita dal Napoli, mentre il Toro deve resistere al pressing che arriva sia dall’estero che dall’Italia per uno dei suoi gioielli, Armando Izzo.

Il difensore ex Genoa, autore di una stagione strepitosa, che gli ha permesso di raggiungere anche la nazionale, è corteggiato dall’Inter, ma avrebbe offerte anche da Arsenal e Siviglia. Tutte squadre che giocheranno in Europa, quella Europa che il Toro non vuole fallire nella prossima stagione, dopo la beffa di un campionato da settimo posto e 63 punti purtroppo insufficienti per disputare le coppe.

Massimo De Marzi

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