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In Breve

| 05 luglio 2019, 16:32

Inaugurazione parco Pietro Mennea: ai torinesi uno spazio di 35.000 metri quadri di sport e frutta (FOTO e VIDEO)

Dai campi di basket e calcetto ai tavoli da ping pong, passando per una pista d’atletica e trenta varietà di alberi come i ciliegi, gli albicocchi, i gelsi e i meli. Non manca uno spazio dedicato agli orti urbani

Inaugurazione parco Pietro Mennea: ai torinesi uno spazio di 35.000 metri quadri di sport e frutta (FOTO e VIDEO)

Un campo da basket vicino a un ciliegio, albicocchi a fare da cornice a una pista d’atletica: è stato inaugurato oggi il parco Pietro Mennea, uno spazio verde di 35.000 metri quadri di sport e frutta.

Un connubio insolito quello tra le attrezzature per il fitness e i frutteti, con il verde che si alterna al tappeto volante azzurro intenso della ginnastica. Il parco, situato tra corso Racconigi e piazza Marmolada, sorge sull’area occupata tanti anni fa dai capannoni della Mateferro e rimasta abbandonata per diverso tempo: oggi, con la conclusione della seconda parte dei lavori, la Città consegna ai torinesi un parco estremamente innovativo, cuore di un programma di riqualificazione urbano a cofinanziamento pubblico-privato che comprende anche la piazza del Piano, corso Lione e appunto piazza Marmolada.

Nel parco Mennea non manca un grande orto urbano condiviso, una vigna e, come detto, più di sei specie e trenta varietà diverse di alberi tra ciliegi, pruni, gelsi, meli, cotogni e albicocchi, oltre alle erbe aromatiche. I fruitori potranno praticare sport all’ombra dei frutteti, una volta che quest’ultimi saranno cresciuti. Entro fine mese inoltre, verranno installate nuove e accattivanti panchine, per consentire alle persone di riposarsi. Un piccolo neo, su che gli uffici stanno cercando di risolvere: al momento sono praticamente assenti le fontane.

Non è un caso che il parco sia stato intitolato a Pietro Mennea, atleta pugliese che a Torino, alla fine degli anni ’70 venne tesserato dalla Fiat Iveco Torino, con cui vinse la coppa Europa del 100 metri. “Mio marito ne sarebbe stato entusiasta - ha commentato Manuela Olivieri Mennea, moglie di Pietro - E’ un progetto bellissimo, che rivolge attenzione ai più giovani. Sono il nostro futuro e lo sport è uno straordinario strumento di formazione”.

Anche la sindaca Appendino, durante la cerimonia del taglio del nastro, ha voluto porre l’attenzione circa l’importanza di concetti quali l’aggregazione e la comunità: “Rientra nel concetto di riappropriarsi degli spazi e costruire un tessuto che fa spazio della comunità. Le persone qui possono incontrarsi e sentirsi appartenenti alla città. E’ un ulteriore luogo restituito che speriamo i cittadini possano vivere e rispettare”.

“La cosa bella di questo giardino - ha poi concluso l’assessore all’Ambiente Alberto Unia - è che abbiamo messo tantissimi alberi. Questa era un’area abbandonata, ora i cittadini potranno tornare a viverla”.

Andrea Parisotto

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