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In Breve

| 13 agosto 2019, 11:03

Il Grande Torino rivive a Bruino

Dal 3 maggio, vigilia del 70esimo anniversario della tragedia di Superga, il piazzale di fianco alla storica Cascina Lora intitolato alla memoria degli Invincibili

Il Grande Torino rivive a Bruino

Il Grande Torino vive ancora nella memoria di tutti e in questi mesi, a ridosso della ricorrenza dei 70 anni della tragedia di Superga, sono state innumerevoli le iniziative per ricordare Valentino Mazzola e compagni.

Il 3 maggio scorso, a poche ore dal derby, il locale Toro Club ha inaugurato a Bruino il Piazzale Grande Torino. Dopo mesi di lavoro, di collaborazioni con artisti di livello mondiale, con il contributo delle mani di abili artigiani volontari, è stato creato un piazzale che assomiglia ad una piccola grande opera d’arte, per rendere omaggio agli Invincibili. Erano presenti parenti delle vittime di Superga, tra cui Sandro Mazzola, oltre ad ex giocatori del Toro, con lo speaker Stefano Venneri a vestire i panni del gran cerimoniere.

Il granata è ovviamente il colore predominante del piazzale Grande Torino e lo si vede sulle panchine dedicate agli indimenticabili giocatori del Grande Torino e a figure che hanno scritto la storia della squadra. Come il direttore tecnico di quella formidabile squadra, Egri Erbstein, oppure lo storico cappellano granata, don Aldo Rabino. Per arrivare a Emiliano Mondonico, l'allenatore della sedia alzata al cielo di Amsterdam, con la sua frase “Il Toro è la speranza di un mondo migliore”, oppure Valentino Mazzola, impresso su una panchina alla pari di Oreste Bolmida e la sua famosissima trombetta.

Poi per terra si trovano le dediche ad altri indimenticabili del calibro di Franco Ossola, Gigi Radice o Ruggero Grava. Infine ci sono il muretto dedicato con tanto di foto come se gli Invincibili stessero scendendo in campo e un toret, tanto comune in Torino, quanto originale quello di Bruino, ovviamente a tinte granata.

All’evento avevano presenziato anche le delegazioni del River Plate e del Benfica, accompagnati dall’Associazione Memoria Storica Granata, in collaborazione con l’Unione Club Granata. Perché il Grande Torino non è mai morto nel cuore e nella memoria dei tifosi.

Massimo De Marzi

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