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In Breve

| 15 agosto 2019, 20:58

Toro, sbrigata la pratica Shakhtyor. Ora la grande sfida col Wolverhampton

La gemma di Zaza nel finale non basta per la quarta vittoria in Europa League, al 91’ arriva il rigore di Yanush per i padroni di casa. Giovedì 22 la prima sfida contro gli inglesi, ultimo ostacolo prima della fase a gironi

Toro, sbrigata la pratica Shakhtyor. Ora la grande sfida col Wolverhampton

Quella di Minsk era poco più di un’amichevole, dopo il 5-0 dell’andata che aveva messo al sicuro già il discorso qualificazione, ma la gemma di Zaza nel finale l’ha nobilitata, anche se il rigore al 91’ di Yanush ha ha regalato il pari ai bielorussi dello Shakhtyor, negando al Toro la quarta vittoria in altrettante gare di Europa League.

Il numero d’alta scuola di Zaza ha ricordato alcune reti di pregevole fattura segnate dall’attaccante ai tempi della sua esperienza al Sassuolo, dove ha fatto vedere le cose migliori in carriera. Questo è un giocatore diverso rispetto all’anno scorso, il partner ideale per Belotti, un bomber che si sacrifica per la squadra ma che sa colpire al momento giusto. Il Torino ha amministrato, evitando infortuni, cartellini gialli pesanti (Zaza era in diffida) e ha messo nelle gambe di Ola Aina una mezz’ora utile in vista del Wolverhampton.

Giovedì 22 l’andata all’Olimpico, sette giorni dopo il ritorno in Inghilterra: la settima della serie A contro la settima dell’ultima Premier League, soltanto per una delle due ci sarà la soddisfazione (e i soldi) della fase a gironi dell’Europa League. Per il Toro un impegno decisamente più tosto, dopo i modesti ungheresi del Debrecen e lo Shakhtyor Soligorsk, dove bisognerà dimostrare di aver fatto quel salto di qualità auspicato da tempo da Mazzarri. Arrivata ad un passo dal grande ballo, ora la squadra granata deve ballare e non fermarsi sul più bello.

Cronaca. Al Dinamo National Olympic Stadium di Minsk sono in pochi i tifosi presenti, con la colorata e rumorosa presenza di supporter granata che si fa sentire quasi quanto il pubblico di casa. Shakhtyor in campo con il 4-2-3-1, dove è Bakaj il terminale più avanzato, nel Toro invece turnover molto limitato da parte di Mazzarri, che conferma Bonifazi nel ruolo di vice Izzo nel trio di difesa, Rincon e Meité coppia centrale di centrocampo, con Lukic nelle vesti di rifinitore al servizio della coppia Belotti-Zaza. Pronti via e i bielorussi dopo pochissimi minuti sfiorano il vantaggio, con la traversa a dire di no al tentativo di Ebong, mentre al 6’ Sirigu si fa trovare pronto sulla conclusione di Balanovich. Il Toro esce finalmente dal torpore con la conclusione di Zaza, mentre poco dopo ci prova il Gallo Belotti, a ribadire che la formazione granata è in grado di fare male, se alza i ritmi e gioca come sa.

La gara, però, viaggia a fiammate e le cadenze spesso abbastanza cadenzate danno la sensazione di quanto la formazione di Mazzarri sia preoccupata soprattutto di non correre rischi e di voler evitare infortuni o cartellini che potrebbero essere pesanti, in vista del playoff di Europa League. Ci provano Zaza e ancora Belotti, prima dell’intervallo è il turno prima di Meité e poi di De Silvestri, mentre Sirigu non correre più rischi, dopo il brivido iniziale. Se il primo tempo aveva regalato poco, la ripresa è ancora più fiacca. Nel Toro si rivede dopo un’ora di partita Ola Aina, con il nigeriano in campo per acquisire minuti e condizione in vista del Wolwerhampton, ci provano Kovalev da una parte e Zaza dall’altra, prima che nel finale inizi la vera e propria girandola dei cambi, con i giovani Millico e Singo a fare esperienza internazionale.

Ma in mezzo alle due sostituzioni arriva anche il gol granata, una autentica gemma di Zaza, che con un controllo e un numero d’alta scuola se ne beve due, prima di trovare il tiro a giro che non lascia scampo a Klimovich. Per l’ex juventino un bel biglietto da visita per il Wolverhampton: l’attaccante non è più l’oggetto misterioso della scorsa stagione, ma un valore aggiunto per Mazzari e per il Torino nella corsa all’Europa.

Al 90’ la difesa granata si distrae e Sirigu in uscita è costretto a stendere Yanush, bravo poi a trasformare di potenza il rigore che fissa il punteggio sull’1-1. Errori come questo saranno da evitare nel playoff, perché i lupi del Wolverhampton saranno ben altro avversario rispetto al modesto Shakhtyor.

Shakhtyor Soligorsk – Torino 1-1

Shakhtyor (4-2-3-1): Klimovich; Matverichik, Khadarkevich, Rybak (22’ st Burko), Sachivko, Antic; Selyava, Szoke; Kovalev, Ebong, Balanovich (39’ st Bodul); Bakaj (30’ st Yanush). All. Tashuev

Torino (3-4-1-2): Sirigu; Bonifazi (38’ st Singo), Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Rincon, Meité, Ansaldi (17’ st Ola Aina); Lukic; Zaza, Belotti (31’ st Millico). All. Mazzarri

Arbitro: Petrescu (Romania)

Reti: st 35’ Zaza, 46’ Yanush (rig.)

Ammoniti: Ansaldi, Lukic

Massimo De Marzi

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