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In Breve

| 22 agosto 2019, 23:35

Toro, le pagelle dopo il 2-3 che premia il Wolverhampton: malissimo la difesa, l’attacco lotta ma non basta

Poche sufficienze in casa granata: tra sette giorni in Inghilterra servirà un’impresa in quella che dopo l’andata appare una vera e propria “mission impossible”.

Toro, le pagelle dopo il 2-3 che premia il Wolverhampton: malissimo la difesa, l’attacco lotta ma non basta

È del Wolverhampton il primo round del playoff di Europa League contro il Toro. All’Olimpico-Grande Torino la squadra di Nuno Espirito Santo fa valere il suo maggior tasso tecnico abbinato alla tipica fisicità del calcio britannico: davvero troppo per i granata di Mazzarri, apparsi fin troppo fragili in fase difensiva. Il 2-3 subito tra le mura amiche è per i padroni di casa un macigno pesantissimo sui sogni europei, ma resta da giocare il ritorno e tutto può succedere. Belotti e compagni, però, dovranno offrire una prestazione ben diversa in quella che, per dirla all’inglese, più che una semplice partita appare una vera e propria “mission impossible”.

Le pagelle del Toro

Sirigu 6: freddato per ben tre volte, ma senza colpe. In apertura di gara bravo a sventare di piede la rasoiata di Djogo Jota.

Izzo 5: travolto dalla fisicità e dalla qualità dell’attacco inglese, sullo 0-0 sfiora il gol trovando la pronta risposta del portiere avversario. Avesse segnato sarebbe potuta essere tutta un’altra gara, ma la realtà è ben diversa e lo inchioda alle sue responsabilità.

Nkoulou 5,5: affonda anche lui come tutto il Toro e lo fa mettendoci del suo. Non benissimo in occasione del primo gol, male sul terzo quando Raúl Jiménez ha vita facile anche contro di lui.

Bremer 6: uno dei pochi a meritare la sufficienza, finché ne ha non si arrende e prova (senza fortuna) ad arginare l’avanzata del Wolverhampton.

De Silvestri 5,5: sistematicamente saltato dal diretto avversario, nemmeno firmando il gol del momentaneo 1-2 riesce a garantirsi un voto positivo.

Meite 5: prestazione insufficiente la sua, sovrastato dal centrocampo avversario e incapace di reagire (dal 64’ Rincon 5,5: meglio di chi l’ha preceduto, ma ci voleva davvero poco).

Baselli 4,5: presenza impalpabile, preda fin troppo facile per i palleggiatori della mediana inglese. Il confronto con Moutinho è impietoso.

Ansaldi 6: spesso e volentieri si salva con l’esperienza, inoltre ha il merito di disegnare il cross perfetto per il gol di De Silvestri. Difficile chiedergli di più (dal 71’ Aina 6: il suo ingresso rianima momentaneamente il Toro, resta un pizzico di rimpianto pensando cosa avrebbe potuto dare con qualche scampolo di gara in più).

Berenguer 4,5: serata da dimenticare per il trequartista spagnolo, mai davvero in partita e sostituito (forse troppo tardi) da Mazzarri (dal 59’ Lukic 5,5: quando entra il Wolves raddoppia, ma non certo per colpa sua. Prova ad aggiungere fisicità ai suoi, in parte ci riesce).

Zaza 6: la generosità non gli manca e per buona parte di gara è lui a creare i maggiori grattacapi alla difesa ospite.

Belotti 6,5: firma il rigore della speranza e sfiora il clamoroso 3-3 con un insidioso tiro da fuori. Prima agisce troppo a corrente alternata, però se il Toro coltiva ancora qualche flebile ambizione di impresa in terra inglese lo deve a lui.

 

Mazzarri 5,5: il Toro migliore possibile non basta contro i quotati inglesi e su questo ha ben poche responsabilità. Unica sua vera pecca sono i cambi in ritardo, soprattutto l’ingresso di Aina. Tra sette giorni in Inghilterra servirà un miracolo sportivo per passare il turno.

Roberto Vassallo

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