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Calcio | 02 novembre 2019, 09:00

Derby, qui Juve. Sarri non scioglie i dubbi Higuain e Pjanic

A poche ore dal primo "Derby della Mole" della stagione mister Maurizio Sarri non si è voluto sbilanciare sulla possibile presenza dal primo minuto di Pjanic e Higuain dall'inizio. A guidare l'attacco sicuramente CR7

Foto tratta dal profilo Twitter ufficiale "JuventusFC"

Foto tratta dal profilo Twitter ufficiale "JuventusFC"

Sicuramente 122 anni di storia non sono pochi, per di più se festeggiati a ridosso di una delle partite più sentite dell’anno. La Juventus, questa sera alle ore 20.45, giocherà il suo “Derby della Mole” numero 153 in serie A e vorrà regalarsi un compleanno da sogno.

Il bilancio complessivo sorride ai bianconeri che in 72 occasioni sono usciti dal rettangolo verde con il bottino pieno. Anche questa volta, però, le statistiche lasceranno spazio all’imprevedibilità perché in queste situazioni le motivazioni giocano sempre un ruolo fondamentale.

Si giocherà allo Stadio Olimpico “Grande Torino” e anche questo potrebbe essere un fattore da non sottovalutare. In settimana non sono mancate le polemiche in casa granata per il difficile momento che sta attraversando la società del presidente Urbano Cairo, ma difficilmente questa sera i tifosi del Toro non si schiereranno al fianco della propria squadra del cuore sperando in uno sgambetto agli storici nemici cittadini (sportivamente parlando).

La Vecchia Signora, dal canto suo, vorrà continuare la striscia positiva di risultati che la vede ancora imbattuta da inizio stagione (13 risultati utili consecutivi). Le due compagini stanno attraversando due fasi diametralmente opposte, ma il fascino del derby riesce a eliminarle almeno per una notte. Una vittoria servirebbe a entrambe, per motivi differenti: alla Juve per continuare la corsa a due con l’Inter e al Toro per uscire dalla crisi, ma soprattutto per ritrovare la vittoria in campionato che manca dal 26 settembre (2-1 contro il Milan) e in un derby addirittura dal 2-1 interno del 26 aprile 2015 firmato da Darmian e Quagliarella.

Si tratta del primo vero black-out dell’era Mazzarri, ma potrebbe costare caro al tecnico toscano. In casa Juve, invece, si respira tutta un’altra aria. Bonucci e compagni non hanno ancora perso una gara ufficiale, né in campionato né in Champions League, ma questa settimana sarà un vero e proprio banco di prova per i ragazzi di mister Sarri, quest’ultimo al suo primo “Derby della Mole”, perché in sette giorni affronteranno il Torino, la Lokomotiv Mosca in trasferta e in caso di successo si aggiudicherebbero il passaggio del turno con due giornate di anticipo e prima della terza sosta per le Nazionali ospiteranno all’Allianz Stadium il Milan.

Tre gare toste, ognuna per il suo motivo, ma che daranno alla Vecchia Signora altre risposte anche perchè il clima alla Continassa è disteso, ma si cerca ancora la prima convincente vittoria. La Juve, infatti, soprattutto in queste ultime uscite ha creato tante occasioni, ma non è riuscita a capitalizzarle come avrebbe dovuto e a Lecce è arrivato un incredibile pareggio e contro il Bologna una vittoria soltanto in extremis. 

Venendo al match odierno, Sarri in conferenza stampa ha voluto tenere alta la tensione e ha anche elogiato il lavoro di Mazzarri sottolineando quanto di buono abbia fatto sia ai tempi di Napoli che qui a Torino. Difficile prevedere la tipologia di gara che vedremo, ma su un aspetto siamo sicuri: sarà una battaglia.

Perdere un derby non piace a nessuno. Passando alle possibili scelte di Maurizio Sarri, l’incertezza regna sovrana. In sede di presentazione di match, l’ex allenatore, tra le altre, dei Blues non ha lanciato grandi segnali sui protagonisti che scenderanno in campo dal 1’, soprattutto non si è esposto sul possibile impiego dall’inizio di Pjanic e Higuain. Senza il bosniaco la Juve ha mostrato tutte le sue difficoltà a mettere in pratica i dettami tattici richiesti dal suo allenatore. Ancora una volta, però, Bentancur potrebbe essere chiamato a sostituire il numero 5 in cabina di regia. L’uruguaiano ha dimostrato di avere la giusta personalità, ma sicuramente non la stessa visione di gioco e velocità di pensiero del suo compagno. Il giovane classe ’97, infatti, si trova più a suo agio come mezz’ala in un centrocampo a tre, ma in una situazione di emergenza può essere adattato anche a fulcro del centrocampo, ma così buona parte della costruzione del gioco potrebbe passare anche dai piedi di Leonardo Bonucci.

Solo a ridosso del match avremo più certezze a riguardo. Qualche conferma in più, invece, arriva dal probabile modulo di gioco scelto da Maurizio Sarri. Sarà ancora, molto probabilmente, 4-3-1-2 con Sczcesny tra i pali, Cuadrado, Bonucci, de Ligt e Alex Sandro a completare il pacchetto difensivo, Emre Can, Bentancur e Matuidi a formare la linea mediana, Bernardeschi a fungere da collante tra centrocampo e attacco, quest’ultimo composto verosimilmente da Dybala più di Higuain (ripresosi dopo la brutta botta di Lecce, ma tenuto a riposo contro il Genoa e sotto controllo dallo staff medico per tutta la settimana) e da Ronaldo, decisivo mercoledì sera proprio contro i liguri nonostante una prestazione un po’ sottotono.

Possibile panchina, dunque, per Pjanic, Ramsey, Douglas Costa e Higuain, armi che si rivelerebbero devastanti in qualsiasi momento a gara in corso.

Soltanto nelle prossime ore inizieranno a delinearsi con maggiore certezza le scelte definitive del tecnico bianconero in vista del match.

Andrea Colella

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