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In Breve

| 21 dicembre 2019, 09:00

Toro, contro la Spal (nella notte dell'annunciata contestazione) per dimenticare l'harakiri di Verona

Mazzarri avverte i suoi, dopo la rimonta subita al Bentegodi: ''Le partite non finiscono mai". Belotti torna titolare dopo un mese

Toro, contro la Spal (nella notte dell'annunciata contestazione) per dimenticare l'harakiri di Verona

Una vittoria che chiudere al meglio ''un 2019 nel quale non abbiamo fatto male'', per usare le parole di Mazzarri. Il Toro ha un solo obiettivo, nell'anticipo contro la Spal di stasera: tre punti per dimenticare i tre gol subiti in un quarto d'ora a Verona, che hanno fatto evaporare una vittoria che sembrava già in cassaforte.

"Servono intelligenza ed equilibrio, saper giocare la palla. Nel calcio non c'è nulla di scontato e le partite non finiscono mai", ha ricordato alla vigilia il tecnico, cui ancora brucia quanto successo domenica scorsa. "La Spal ha sempre fatto ottime gare, anche contro la Roma - ha aggiunto Mazzarri - Ha raccolto meno di quello che la classifica dice". E guai a pensare che di fronte ci sarà il fanalino di coda. ''Dipenderà dal modo in cui il Torino affronterà la gara, secondo Mazzarri, che ha invitato i suoi "a giocare con pazienza, senza fretta".

La chiave sarà restare concentrati dal primo minuto al 95', ''perchè le partite si possono sempre ribaltare". Senza Baselli, che ha chiuso anzitempo l'anno per il problema muscolare accusati nei giorni scorsi, c'è il dubbio legato alla presenza di uno tra il geometrico Lukic  e il più fisico Meite, mentre in avanti torna titolare Belotti, ad un mese dall'infortunio patito contro l'Inter. "Ora sono tutti in forma. Belotti è andato a mille come Zaza e Berenguer, si è allenato bene anche Verdi che a Verona ha giocato molto bene''.

''Farò delle scelte e poi ben vengano i tre cambi, quando c'è competitività ci guadagna la squadra'', ha spiegato Mazzarri. Se c'è incertezza sull'undici di partenza, poche ce ne sono a proposito dell'annunciata contestazione che andrà in scena prima della partita, che vedrà nel mirino la società, la Digos e la Questura, dopo i recenti fatti innescati dagli incidenti avvenuti il 23 novembre in occasione della sfida contro l'Inter.

Prima della sfida alla Fiorentina vennero esposti striscioni all'esterno del Fila e poi ci furono fischi all'indirizzo di Mazzarri e freddezza verso la squadra, questa volta invece si punta a lasciare vuote entrambe le curve. Un silenzio del tifo che farebbe molto rumore.

Massimo De Marzi

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