Malagò sul rinvio: "Credo che i nostri campioni, soprattutto quelli più esperti, possano diventare il simbolo dei Giochi di Tokyo 2021”

Dal "Bisogna essere ottimisti. Le Olimpiadi si faranno sicuramente. Parlo ogni giorno con il Cio e posso darvi la mia parola d'onore" del 26 febbraio al “Il rinvio di Tokyo 2020 non è da escludere” del 21 marzo al "Forse in primavera" di una settimana fa al compiacente plauso odierno nei confronti del Cio, dopo che lo stesso, d’intesa con il Comitato Organizzatore di Tokyo e le massime autorità del Giappone, ha ufficializzato il sacrosanto ed inevitabile rinvio dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo al 2021.

Non finisce di stupire il numero 1 dello sport nostrano, Giovanni Malagò.

Queste le sue parole affidate al sito internet del "suo" Coni.

“Si tratta di una decisione eccellente e presa a tempo record tenendo presente gli interessi che ci sono in ballo. Non si era mai verificato uno spostamento dei Giochi Olimpici se non in occasione di eventi bellici. Il fatto che si possano disputare entro l’estate del 2021 vuol dire che esiste la volontà di considerare ogni opzione temporale possibile, anche l’eventualità che si disputino in primavera.

Ci sono molte Federazioni Internazionali che hanno già dato disponibilità a riprogrammare le loro manifestazioni nel 2021, considerando la preminenza dei Giochi Olimpici. Il mio pensiero va agli atleti, a chi si è espresso sul futuro e a chi sta valutando cosa fare. Credo che i nostri campioni – soprattutto quelli più esperti – possano offrire un altro esempio di passione e di determinazione, diventando nel 2021 il simbolo dei Giochi di Tokyo”.