L'ultimo giorno di trattative è stato pirotecnico per il Toro, con l'arrivo di due giocatori di valore come Soriano e Zaza, ma oggi alle 18 inizia il campionato e Walter Mazzarri ha chiesto di lasciare da parte i discorsi sul mercato per concentrarsi sull'impegno contro i giallorossi: "Sapete bene il livello della squadra che affronteremo e siccome l’ultima settimana è stata movimentata vorrei che i giocatori stessero concentrati perchè abbiamo la prima vera partita dove serve tirare fuori il meglio”.
Ha fatto quasi un appello ai mezzi di informazione il tecnico granata, temendo forse che l'eccesso di entusiasmo delle ultime ore di mercato possa diventare motivo di disturbo nel preparare una gara tanto importante e delicata come quella di oggi: "La Roma è una squadra fortissima, a centrocampo hanno fatto cose strabilianti e hanno un allenatore che ha saputo portare la squadra a fare bene sia in campionato che in Champions lo scorso anno". Mazzarri non ha usato giri di parole per spiegare cosa servirà al Toro: "Dovremo essere perfetti per fare risultato, non dovremo farli giocare come vogliono".
Soriano e Zaza sono stati già inseriti nella lista dei convocati, ma da come ha parlato Mazzarri sarà difficile vederli in campo anche solo per uno spezzone: "Gli ultimi arrivati sono molto forti, però devo verificare le loro condizioni. A Bormio abbiamo svolto un certo tipo di preparazione, che io ritengo giusta, ma che loro ovviamente non hanno potuto fare". L'obiettivo di Mazzarri è "cercare di farli integrare il prima possibile", ma nello stesso tempo il tecnico ha lasciato intendere che qualcosa potrebbe succedere in uscita, soprattutto in attacco dove c'è fin troppa abbondanza: "Nella mia carriera, quando ho avuto un giusto numero di giocatori, li ho fatti rendere al 110%".
"La rosa è amplissima, c’è ancora il mercato aperto in alcune nazioni. Siamo tanti". Forse in troppi, a sentire Mazzarri. Ed allora viene facile intuire che uno tra Niang e Ljajic (soprattutto il primo, se non entrambi) potrebbe ancora partire. Quello che è importante per l'allenatore è che "i giocatori abbiano un’anima, che lottino in campo e siano convinti dei propri mezzi: solo così potremo rendere felici i nostri tifosi". Un Toro che giochi da Toro, insomma, ma avendo ben chiaro un concetto: "Nel calcio moderno l'organizzazione è fondamentale per poter fare bene".
Proprio per questo, è facile intuire che la squadra che oggi Mazzarri manderà in campo con il 3-5-2 a lui tanto caro, avrà Berenguer esterno di sinistra (Ansaldi è squalificato) e metterà in campo più giocatori di fisico e di sostanza che di qualità, per avere l'intensità necessaria per non far giocare la Roma. Confidando poi nei gol di Belotti e Iago: saranno loro (almeno per adesso) la coppia titolare.