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Calcio | 18 settembre 2018, 08:00

BEINASCO A PORTE CHIUSE - Tre mesi al capitano Paolo Testa: "Volevo sedare la rissa, non parteciparvi..."

Il giocatore di mister Andreasi: "Sono sconfortato, dalle parole del Giudice sportivo è emersa una realtà che non è mai esistita"

Paolo Testa del Beinasco

Paolo Testa del Beinasco

Beinasco-Aurora, altro che calcio. E' pura follia. Una decina di ultrà del Beinasco riesce a far sospendere una partita, ormai tristemente nota agli appassionati di calcio piemontese, stuzzica la squadra della propria città, provoca tensioni con i sostenitori più pacati, lancia 5 bombe carta e finisce pure (ha scritto pochi giorni fa il Giudice sportivo) per "...urinare a bordo campo, dando origine ad una rissa in tribuna, con calci e pugni in faccia che hanno provocato lesioni, cadute e sanguinamenti“.

Cosa dovrà mai fare il capitano della squadra, mentre la partita si sta giocando con tranquillità e fuori è scoppiato il pandemonio? Probabilmente sincerarsi che non accada niente di grave alle persone in tribuna...

Il capitano in questione è Paolo Testa, che si è preso tre mesi di squalifica (fino al 7 dicembre) perchè ha lasciato il campo, spiega lui, "...per andare a sincerarmi di cosa stesse succedendo. Avevo il pallone tra i piedi e l'ho mollato lì, non ho pensato più a nulla...Ecco, nel comunicato della Lnd emerge invece come io abbia partecipato attivamente ad una rissa e sia stato trattenuto per non colpire alcuni soggetti. Questa è una ricostruzione falsa della realtà, che mi provoca un danno perchè oggi come oggi andando a cercare il mio nome su Google è totalmente intrecciato a queste decisioni del Giudice sportivo. Sono senza parole...In tribuna avevo tantissime amicizie e conoscenze, sia del Beinasco, sia dell'Aurora, perchè Orbassano è la mia città. Sono andato a soccorrere le persone, non a partecipare ad una rissa".

Testa si è laureato in Ingegneria Gestionale qualche mese fa e ha trovato subito lavoro come consulente: "Sì ma sappiamo bene che qualsiasi azienda interessata alla tua figura professionale va a vedere il tuo profilo social, se pubblico, o ciò che si racconta di te su Google. Spero che leggano anche queste parole, perchè qui posso difendermi, visto che il referto arbitrale sembra la Bibbia...E' solo giusto raccontare la verità. Io non sono un rissoso e lo sanno tutte le persone che meglio mi conoscono, che infatti il giorno dopo Beinasco-Aurora mi hanno scritto in massa. E' tutto pazzesco. Io e i miei compagni avevamo già parlato a quei tifosi, che credono davvero di essere ultrà di una squadra di Prima Categora, perchè in passato avevano detto brutte parole ai nostri dirigenti. Si erano calmati e si erano poi limitati a fare cori in tribuna. Stavolta sono andati oltre. La follia è pensare che pagano il biglietto per fare caos sui campi di Prima Categoria la domenica pomeriggio. Bisogna parlare di civilità e integrazione sociale, prima che di calcio".

Il Beinasco (anche multato per non aver adottato le misure di sicurezza) giocherà tre partite a porte chiuse, Testa starà senza calcio fino a dicembre. E quei tifosi? "Nessuno lo sa, per il momento...A me dispiace perchè piace giocare e starò a lungo fuori, in più abbiamo un bellissimo gruppo che si è ricompattato per l'amore della maglia e della città. Ciò che non è normale è che si debba anche avere un po' di timore a seguire adesso la squadra. Domenica a Racconigi, dove abbiamo perso 4-3, c'erano i Carabinieri e loro continueranno a pattugliare la zona durante allenamenti e partite. Questa situazione deve finire...".

Michele Rizzitano

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